Matteo 6,16-18 digiunare in segreto

Digiunare in segreto
(Mt 6,16-18) "E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomnini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu, invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà". (CCC n. 1969) La legge nuova pratica gli atti della religione: l'elemosina, la preghiera e il digiuno, ordinandoli al "Padre che vede nel segreto" in opposizione al desiderio di "essere visti dagli uomini" (Mt 6,1-6.16.18). La sua preghiera è il "Padre nostro". (CCC n. 2043) Il quarto precetto ("In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno") assicura i tempi di ascesi e di penitenza, che ci preparano alle feste liturgiche e a farci acquisire il dominio sui nostri istinti e la libertà di cuore.

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