Matteo 6,9 sia santficato il tuo nome

Sia santficato il tuo nome
(Mt 6,9) "Sia santificato il tuo nome". (CCC n. 2803) Dopo averci messo alla presenza di Dio nostro Padre per adorarlo, amarlo, benedirlo, lo Spirito filiale fa salire dai nostri cuori sette domande, sette benedizioni. Le prime tre, più teologali, ci attirano verso la gloria del Padre, le ultime quattro, come altrettante vie verso di lui, offrono alla sua grazia la nostra miseria. "L'abisso chiama l'abisso" (Sal 42,8). (CCC n. 2807). Il termine "santificare" qui va inteso non già nel suo senso causativo (Dio solo santifica, rende santo), ma piuttosto nel suo senso estimativo: riconoscere come santo, trattare in una maniera santa. Per questo, nell'adorazione, tale invocazione talvolta è sentita come una lode e un'azione di grazie (Sal 111,9; Lc 1,49). Ma questa petizione ci è insegnata da Gesù come un ottativo: una domanda, un desiderio e un'attesa in cui sono impegnati Dio e l'uomo. Fin dalla prima domanda al Padre nostro, siamo immersi nell'intimo mistero della sua divinità e del dramma della salvezza della nostra umanità. Chiedergli che il suo nome sia santificato ci coinvolge nel disegno che egli "nella sua benevolenza aveva [...] prestabilito" (Ef 1,9), "per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità" (Ef 1,4). (CCC n. 2809) La santità di Dio è il centro inaccessibile del suo mistero eterno. Ciò che di esso è manifestato nella creazione e nella storia, dalla Scrittura viene chiamato la gloria, l'irradiazione della sua maestà (Sal 8; Is 6,3). (CCC n. 2814) Dipende inseparabilmente dalla nostra vita e dalla nostra preghiera che il suo nome sia santificato tra le nazioni.

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