Lc 11, 33-36 Parabola della lucerna

(Lc 11, 33-36) Parabola della lucerna
[33] “Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. [34] La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. [35] Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. [36] Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore". (CCC 49) “La creatura senza il Creatore svanisce” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 36]. Ecco perché i credenti sanno di essere spinti dall'amore di Cristo a portare la luce del Dio vivente a coloro che lo ignorano o lo rifiutano. (CCC 141) “La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore”; [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21] in ambedue le realtà tutta la vita cristiana trova il proprio nutrimento e la propria regola. “Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119,105) [Is 50,4]. (CCC 736) È per questa potenza dello Spirito che i figli di Dio possono portare frutto. Colui che ci ha innestati sulla vera Vite, farà sì che portiamo “il frutto dello Spirito [che] è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22-23). “Lo Spirito è la nostra vita”: quanto più rinunciamo a noi stessi, [Mt 16,24-26] tanto più “camminiamo secondo lo Spirito” (Gal 5,25): “Con lo Spirito Santo, che rende spirituali, c'è la riammissione al Paradiso, il ritorno alla condizione di figlio, il coraggio di chiamare Dio Padre, il diventare partecipe della grazia di Cristo, l'essere chiamato figlio della luce, il condividere la gloria eterna” [San Basilio di Cesarea, Liber de Spiritu Sancto, 15, 36: PG 32, 132].

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