Lc 13, 18-21 Il seme di senapa e il lievito
(Lc 13, 18-21) Il seme di senapa e il lievito
[18] Diceva dunque: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? [19] È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami". [20] E ancora: "A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? [21] È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata". (CCC 186) Fin dalle origini, la Chiesa apostolica ha espresso e trasmesso la propria fede in formule brevi e normative per tutti [Rm 10,9; 1Cor 15,3-5]. Ma molto presto la Chiesa ha anche voluto riunire l'essenziale della sua fede in compendi organici e articolati, destinati in particolare ai candidati al Battesimo. “Il simbolo della fede non fu composto secondo opinioni umane, ma consiste nella raccolta dei punti salienti, scelti da tutta la Scrittura, così da dare una dottrina completa della fede. E come il seme della senape racchiude in un granellino molti rami, così questo compendio della fede racchiude tutta la conoscenza della vera pietà contenuta nell'Antico e nel Nuovo Testamento” [San Cirillo di Gerusalemme, Catecheses illuminandorum, 5, 12: PG 33, 521-524]. (CCC 2660) Pregare negli avvenimenti di ogni giorno e di ogni istante è uno dei segreti del Regno rivelati ai “piccoli”, ai servi di Cristo, ai poveri delle beatitudini. E' cosa buona e giusta pregare perché l'avvento del Regno di giustizia e di pace influenzi il cammino della storia, ma è altrettanto importante “impastare” mediante la preghiera le umili situazioni quotidiane. Tutte le forme di preghiera possono essere quel lievito al quale il Signore paragona il Regno [Lc 13,20-21].