Mc 13, 33-37 Vegliate e vigilate
(Mc 13, 33-37) Vegliate e vigilate
[33] State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. [34] È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. [35] Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, [36] perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. [37] Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!". (CCC 672) Prima dell'Ascensione Cristo ha affermato che non era ancora il momento del costituirsi glorioso del Regno messianico atteso da Israele, [At 1,6-7] Regno che doveva portare a tutti gli uomini, secondo i profeti, [Is 11,1-9] l'ordine definitivo della giustizia, dell'amore e della pace. Il tempo presente è, secondo il Signore, il tempo dello Spirito e della testimonianza, [At 1,8] ma anche un tempo ancora segnato dalla “necessità” (1Cor 7,26) e dalla prova del male, [Ef 5,16] che non risparmia la Chiesa [1Pt 4,17 ] e inaugura i combattimenti degli ultimi tempi [1Gv 2,18; 4,3; 1Tm 4,1]. È un tempo di attesa e di vigilanza [Mt 25,1-13; Mc 13,33-37]. (CCC 673) Dopo l'Ascensione, la venuta di Cristo nella gloria è imminente, [Ap 22,20] anche se non spetta a noi “conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta” (At 1,7) [Mc 13,32]. Questa venuta escatologica può compiersi in qualsiasi momento [Mt 24,44; 1Ts 5,2] anche se essa e la prova finale che la precederà sono “impedite” [2Ts 2,3-12].