2 Co 6, 4-10 Ministri di Dio afflitti e sempre lieti

(2 Co 6, 4-10) Ministri di Dio afflitti e sempre lieti
[4] Ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, [5] nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; [6] con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; [7] con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; [8] nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; [9] sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; [10] afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! (CCC 557) “Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme” (Lc 9,51) [Gv 13,1]. Con questa decisione, indicava che saliva a Gerusalemme pronto a morire. A tre riprese aveva annunziato la sua passione e la sua Risurrezione [Mc 8,31-33; 9,31-32; 10,32-34]. Dirigendosi verso Gerusalemme dice: “Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme” ( Lc 13,33). (CCC 858) Gesù è l'Inviato del Padre. Fin dall'inizio del suo ministero, “chiamò a sé quelli che egli volle […]. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare” (Mc 3,13-14). Da quel momento, essi saranno i suoi “inviati” [è questo il significato del termine greco “apostoloi”]. In loro Gesù continua la sua missione: “Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi” (Gv 20,21; 13,20) [17,18]. Il loro ministero è quindi la continuazione della sua missione: “Chi accoglie voi, accoglie me”, dice ai Dodici (Mt 10,40) [Lc 10,16]. (CCC 1808) La fortezza è la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza nella ricerca del bene. Essa rafforza la decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale. La virtù della fortezza rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare la prova e le persecuzioni. Dà il coraggio di giungere fino alla rinuncia e al sacrificio della propria vita per difendere una giusta causa.Mia forza e mio canto è il Signore” (Sal 118,14). “Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo” (Gv 16,33).

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