Ef 1, 10-12 Ricapitolare in Cristo tutte le cose

(Ef 1, 10-12) Ricapitolare in Cristo tutte le cose
[10] Per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. [11] In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, [12] perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. (CCC 2823) “Egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva […] prestabilito […], il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose […]. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà” (Ef 1,9-11). Noi chiediamo con insistenza che si realizzi pienamente questo disegno di benevolenza sulla terra, come già è realizzato in cielo. (CCC 668) “Per questo Cristo è morto e ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi” (Rm 14,9). L'Ascensione di Cristo al cielo significa la sua partecipazione, nella sua umanità, alla potenza e all'autorità di Dio stesso. Gesù Cristo è Signore: egli detiene tutto il potere nei cieli e sulla terra. Egli è “al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione” perché il Padre “tutto ha sottomesso ai suoi piedi” (Ef 1,21-22). Cristo è il Signore del cosmo [Ef 4,10; 1Cor 15,24.27-28] e della storia. In lui la storia dell'uomo, come pure tutta la creazione, trovano la loro “ricapitolazione [Ef 1,10], il loro compimento trascendente. (CCC 772) È nella Chiesa che Cristo compie e rivela il suo proprio mistero come il fine del disegno di Dio: “ricapitolare in Cristo tutte le cose” (Ef 1,10). San Paolo chiama “mistero grande” (Ef 5,32) l'unione sponsale di Cristo con la Chiesa. Poiché la Chiesa è unita a Cristo come al suo Sposo [Ef 5,25-27], diventa essa stessa a sua volta mistero [Ef 3,9-11]. Contemplando in essa il mistero, san Paolo scrive: “Cristo in voi, speranza della gloria” (Col 1,27). (CCC 1043) Questo misterioso rinnovamento, che trasformerà l'umanità e il mondo, dalla Sacra Scrittura è definito con l'espressione: “i nuovi cieli e una terra nuova (2Pt 3,13) [Ap 21,1]. Sarà la realizzazione definitiva del disegno di Dio di “ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra” (Ef 1,10). (CCC 2746) Quando la sua Ora è giunta, Gesù prega il Padre [Gv 17]. La sua preghiera, la più lunga trasmessaci dal Vangelo, abbraccia tutta l'Economia della creazione e della salvezza, come la sua morte e la sua risurrezione. La preghiera dell'Ora di Gesù rimane sempre la sua, così come la sua pasqua, avvenuta “una volta per tutte”, resta presente nella liturgia della sua Chiesa. (CCC 2748) In questa preghiera pasquale, sacrificale, tutto è “ricapitolato” in lui: [Ef 1,10] Dio e il mondo, il Verbo e la carne, la vita eterna e il tempo, l'amore che si consegna e il peccato che lo tradisce, i discepoli presenti e quelli che per la loro parola crederanno in lui, l'annientamento e la gloria. E' la preghiera dell'Unità.

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