Ef 4, 29 Parole buone che edificano

(Ef 4, 29) Parole buone che edificano
[29] Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. (CCC 871) “I fedeli sono coloro che, essendo stati incorporati a Cristo mediante il Battesimo, sono costituiti popolo di Dio e perciò, resi partecipi nel modo loro proprio dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, sono chiamati ad attuare, secondo la condizione propria di ciascuno, la missione che Dio ha affidato alla Chiesa da compiere nel mondo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 31; CIC canone 204, § 1]. (CCC 872) “Fra tutti i fedeli, in forza della loro rigenerazione in Cristo, sussiste una vera uguaglianza nella dignità e nell'agire, e per tale uguaglianza tutti cooperano all'edificazione del corpo di Cristo, secondo la condizione e i compiti propri di ciascuno” [Lumen gentium, 32; CIC canone 208]. (CCC 873) Le differenze stesse che il Signore ha voluto stabilire fra le membra del suo Corpo sono in funzione della sua unità e della sua missione. Infatti “c'è nella Chiesa diversità di ministeri, ma unità di missione. Gli Apostoli e i loro successori hanno avuto da Cristo l'ufficio di insegnare, santificare, reggere in suo nome e con la sua autorità. Ma i laici, resi partecipi dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, nella missione di tutto il popolo di Dio assolvono compiti propri nella Chiesa e nel mondo” [Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 2]. Infine dai ministri sacri e dai laici “provengono fedeli i quali, con la professione dei consigli evangelici […], in modo speciale sono consacrati a Dio e danno incremento alla missione salvifica della Chiesa” [CIC canone 207, § 2].

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