Fil 2, 10 Nome di Gesù: ogni ginocchio si pieghi

(Fil 2, 10) Nome di Gesù: ogni ginocchio si pieghi
[10] perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; (CCC 2668) L'invocazione del santo nome di Gesù è la via più semplice della preghiera continua. Ripetuta spesso da un cuore umilmente attento, non si disperde in “tante parole[Mt 6,7], ma custodisce la Parola e produce frutto con la perseveranza [Lc 8,15]. Essa è possibile “in ogni tempo”, giacché non è un'occupazione accanto ad un'altra, ma l'unica occupazione, quella di amare Dio, che anima e trasfigura ogni azione in Cristo Gesù. (CCC 2669) La preghiera della Chiesa venera e onora il cuore di Gesù, come invoca il suo santissimo nome. Essa adora il Verbo incarnato e il suo cuore che, per amore degli uomini, si è lasciato trafiggere dai nostri peccati. La preghiera cristiana ama seguire la via della croce (Via Crucis) sulle orme del Salvatore. Le stazioni dal pretorio al Golgota e alla tomba scandiscono il cammino di Gesù, che con la sua santa croce ha redento il mondo. (CCC 434) La risurrezione di Gesù glorifica il nome di Dio “Salvatore[Gv 12,28] perché ormai è il nome di Gesù che manifesta in pienezza la suprema potenza del “Nome che è al di sopra di ogni altro nome” (Fil 2,9-10). Gli spiriti malvagi temono il suo nome [At 16,16-18; 19,13-16] ed è nel suo nome che i discepoli di Gesù compiono miracoli [Mc 16,17]; infatti tutto ciò che essi chiedono al Padre nel suo nome, il Padre lo concede [Gv 15,16]. (CCC 435) Il nome di Gesù è al centro della preghiera cristiana. Tutte le orazioni liturgiche terminano con la formula “per Dominum nostrum Jesum Christum... - per il nostro Signore Gesù Cristo...”. L'“Ave, Maria” culmina con le parole: “E benedetto il frutto del tuo seno, Gesù”. La preghiera del cuore, consueta presso gli orientali è chiamata “preghiera di Gesù”, dice: “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”. Parecchi cristiani muoiono con la sola parola “Gesù” sulle labbra, come santa Giovanna d'Arco [Cf. La rèhabilitation de Jeanne la Pucelle. L’enquête ordonnée par Charles VII en 1450 et le codicille de Gullaume Bouillé, (Paris 1956)].

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