Fil 2, 15-18 Irreprensibili, semplici, immacolati

(Fil 2, 15-18) Irreprensibili, semplici, immacolati
[15] Perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, [16] tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato. [17] E anche se il mio sangue deve essere versato in libagione sul sacrificio e sull'offerta della vostra fede, sono contento, e ne godo con tutti voi. [18] Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me. (CCC 1070) Il termine “liturgia” nel Nuovo Testamento è usato per designare non soltanto la celebrazione del culto divino [At 13,2; Lc 1,23], ma anche l'annunzio del Vangelo [Rm 15,16; Fil 2,14-17.30] e la carità in atto [Rm 15,27; 2Cor 9,12; Fil 2,25]. In tutti questi casi, si tratta del servizio di Dio e degli uomini. Nella celebrazione liturgica, la Chiesa è serva, a immagine del suo Signore, l'unico “Liturgo” [Eb 8,2.6], poiché partecipa del suo sacerdozio (culto) profetico (annunzio) e regale (servizio della carità): “Giustamente perciò la liturgia è ritenuta quell'esercizio dell'ufficio sacerdotale di Gesù Cristo, mediante il quale con segni sensibili viene significata e, in modo proprio a ciascuno, realizzata la santificazione dell'uomo, e viene esercitato dal corpo mistico di Gesù Cristo, cioè dal Capo e dalle sue membra, il culto pubblico integrale. Perciò ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo Sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 7]. (CCC 1243) La veste bianca significa che il battezzato si è rivestito di Cristo (Gal 3,27), che egli è risorto con Cristo. La candela, accesa al cero pasquale, significa che Cristo ha illuminato il neofita. In Cristo i battezzati sono “la luce del mondo (Mt 5,14) [Fil 2,15]. Il nuovo battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio unigenito. Può dire la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro.

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