Fil 2, 19-24 Cercare gli interessi di Gesù Cristo

(Fil 2, 19-24) Cercare gli interessi di Gesù Cristo
[19] Ho speranza nel Signore Gesù di potervi presto inviare Timòteo, per essere anch'io confortato nel ricevere vostre notizie. [20] Infatti, non ho nessuno d'animo uguale al suo e che sappia occuparsi così di cuore delle cose vostre, [21] perché tutti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo. [22] Ma voi conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il vangelo con me, come un figlio serve il padre. [23] Spero quindi di mandarvelo presto, non appena avrò visto chiaro nella mia situazione. [24] Ma ho la convinzione nel Signore che presto verrò anch'io di persona. (CCC 876) Alla natura sacramentale del ministero ecclesiale è intrinsecamente legato il carattere di servizio. I ministri, infatti, in quanto dipendono interamente da Cristo, il quale conferisce missione e autorità, sono veramente “servi di Cristo[Rm 1,1], ad immagine di lui che ha assunto liberamente per noi “la condizione di servo” (Fil 2,7). Poiché la parola e la grazia di cui sono i ministri non sono loro, ma di Cristo che le ha loro affidate per gli altri, essi si faranno liberamente servi di tutti [1Cor 9,19]. (CCC 877) Allo stesso modo, è proprio della natura sacramentale del ministero ecclesiale avere un carattere collegiale. Infatti il Signore Gesù, fin dall'inizio del suo ministero, istituì i Dodici, che “furono ad un tempo il seme del nuovo Israele e l'origine della sacra gerarchia” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 5]. Scelti insieme, sono anche mandati insieme, e la loro unione fraterna sarà al servizio della comunione fraterna di tutti i fedeli; essa sarà come un riflesso e una testimonianza della comunione delle persone divine [Gv 17,21-23]. Per questo ogni Vescovo esercita il suo ministero in seno al Collegio episcopale, in comunione col Vescovo di Roma, Successore di san Pietro e capo del Collegio; i sacerdoti esercitano il loro ministero in seno al presbiterio della diocesi, sotto la direzione del loro Vescovo. (CCC 878) Infine è proprio della natura sacramentale del ministero ecclesiale avere umissione Se i ministri di Cristo agiscono in comunione, agiscono però sempre anche in maniera personale. Ognuno è chiamato personalmente: “Tu seguimi (Gv 21,22) [Mt 4,19.21; Gv 1,43], per essere, nella missione comune, testimone personale, personalmente responsabile davanti a colui che conferisce la missione, agendo “in sua persona” e per delle persone: “Io ti battezzo nel nome del Padre… ”; “Io ti assolvo…”.

Post più popolari