Fil 3, 10-11 La potenza della sua risurrezione

(Fil 3, 10-11) La potenza della sua risurrezione
[10] E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, [11] con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti. (CCC 648) La risurrezione di Cristo è oggetto di fede in quanto è un intervento trascendente di Dio stesso nella creazione e nella storia. In essa, le tre Persone divine agiscono insieme e al tempo stesso manifestano la loro propria originalità. Essa si è compiuta per la potenza del Padre che “ha risuscitato” (At 2,24) Cristo, suo Figlio, e in questo modo ha introdotto in maniera perfetta la sua umanità con il suo corpo nella Trinità. Gesù viene definitivamente “costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti” (Rm 1,4). San Paolo insiste sulla manifestazione della potenza di Dio [Rm 6,4; 2Cor 13,4; Fil 3,10; Ef 1,19-22; Eb 7,16] per l'opera dello Spirito che ha vivificato l'umanità morta di Gesù e l'ha chiamata allo stato glorioso di Signore. (CCC 989) Noi fermamente crediamo e fermamente speriamo che, come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, cosi pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre con Cristo risorto, e che egli li risusciterà nell’ultimo giorno [Gc 6,39-40]. Come la sua, anche la nostra risurrezione sarà opera della Santissima Trinità: “Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Rm 8,11) [1 Ts 4,14; 1 Cor 6,14; 2 Cor 4,14; Fil 3,10-11]. (CCC 1006) «In faccia alla morte l’enigma della condizione umana diventa sommo» (Conc. Vat. II, Gaudium et Spes, 18). Per un verso la morte corporale è naturale, ma per la fede essa in realtà è «salario del peccato» (Rm 6,23; Gn 2,17). E per coloro che muoiono nella grazia di Cristo, è una partecipazione alla morte del Signore, per poter partecipare anche alla sua risurrezione [Rm 6,3-9; Fil 3,10-11].

Post più popolari