Gal 4, 18-20 Figli miei Cristo sia formato in voi

(Gal 4, 18-20) Figli miei Cristo sia formato in voi
[18] È bello invece essere circondati di premure nel bene sempre e non solo quando io mi trovo presso di voi, [19] figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi! [20] Vorrei essere vicino a voi in questo momento e poter cambiare il tono della mia voce, perché non so cosa fare a vostro riguardo. (CCC 526) “Diventare come i bambini” in rapporto a Dio è la condizione per entrare nel Regno [Mt 18,3-4]; per questo ci si deve abbassare [Mt 23,12], si deve diventare piccoli; anzi, bisogna “rinascere dall'alto (Gv 3,7), essere generati da Dio [Gv 1,13] per “diventare figli di Dio” (Gv 1,12). Il mistero del natale si compie in noi allorché Cristo “si forma” in noi [Gal 4,19]. Natale è il mistero di questo “meraviglioso scambio”: O admirabile commercium! Creator generis humani, animatum corpus sumens, de virgine nasci dignatus est; et procedens homo sine semine, largitus est nobis suam deitatem - O meraviglioso scambio! Il Creatore ha preso un'anima e un corpo, è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d'uomo, ci dona la sua divinità [Solennità di Maria SS. Madre di Dio, Antifona ai I e II Vespri: Liturgia delle ore, v. I]. (CCC 562) I discepoli di Cristo devono conformarsi a lui, finché egli sia formato in loro [Gal 4,19]. “Per questo siamo assunti ai misteri della sua vita, resi conformi a lui, morti e risuscitati con lui, finché con lui regneremo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 7]. (CCC 793) Egli ci unisce alla sua pasqua. Tutte le membra devono sforzarsi di conformarsi a lui finché in esse “non sia formato Cristo (Gal 4,19). “Per questo siamo assunti ai misteri della sua vita. […] Come il corpo al Capo veniamo associati alle sue sofferenze e soffriamo con lui per essere con lui glorificati” [Lumen gentium, 7].

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