Gc 1, 1-4 Perfetta letizia subire ogni sorta di prove
Lettera di Giacomo
Capitolo 1
(Gc 1, 1-4) Perfetta letizia subire ogni sorta di proveCapitolo 1
[1] Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute. [2] Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, [3] sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. [4] E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
(CCC 2847) Lo Spirito Santo ci porta a discernere tra la prova, necessaria alla crescita dell'uomo interiore [Lc 8,13-15; At 14,22; 2Tm 3,12] in vista di una “virtù provata” [Rm 5,3-5] e la tentazione, che conduce al peccato e alla morte [Gc 1,14-15]. Dobbiamo anche distinguere tra “essere tentati” e “consentire” alla tentazione. Infine, il discernimento smaschera la menzogna della tentazione: apparentemente il suo oggetto è “buono, gradito agli occhi e desiderabile” (Gen 3,6), mentre, in realtà, il suo frutto è la morte. “Dio non vuole costringere al bene: vuole persone libere […]. La tentazione ha una sua utilità. Tutti, all'infuori di Dio, ignorano ciò che l'anima nostra ha ricevuto da Dio; lo ignoriamo perfino noi. Ma la tentazione lo svela, per insegnarci a conoscere noi stessi e, in tal modo, a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di riconoscere” [Origene, De oratione, 29, 15 e 17: PG 11, 541-544]. (CCC 1820) La speranza cristiana si sviluppa, fin dagli inizi della predicazione di Gesù, nell'annuncio delle beatitudini. Le beatitudini elevano la nostra speranza verso il Cielo come verso la nuova Terra promessa; ne tracciano il cammino attraverso le prove che attendono i discepoli di Gesù. Ma per i meriti di Gesù Cristo e della sua passione, Dio ci custodisce nella speranza che “non delude” (Rm 5,5). La speranza è l'“àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra […]” là “dove Gesù è entrato per noi come precursore” (Eb 6,19-20). È altresì un'arma che ci protegge nel combattimento della salvezza: “Dobbiamo essere […] rivestiti con la corazza della fede e della carità, avendo come elmo la speranza della salvezza” (1Ts 5,8). Essa ci procura la gioia anche nella prova: “Lieti nella speranza, forti nella tribolazione” (Rm 12,12). Si esprime e si alimenta nella preghiera, in modo particolarissimo nella preghiera del Signore, sintesi di tutto ciò che la speranza ci fa desiderare.