85. Perché il Figlio di Dio si è fatto uomo?


85. Perché il Figlio di Dio si è fatto uomo?

(Comp 85) Il Figlio di Dio si è incarnato nel seno della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, per noi uomini e per la nostra salvezza, ossia: per riconciliare noi peccatori con Dio; per farci conoscere il suo amore infinito; per essere il nostro modello di santità; per farci «partecipi della natura divina» (2 Pt 1,4).

“In Sintesi”
(CCC 456) Con il Credo niceno-costantinopolitano rispondiamo confessando: “Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo” (DS 150).

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 457) Il Verbo si è fatto carne per salvarci riconciliandoci con Dio: è Dio “che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” (1Gv 4,10). “Il Padre ha mandato il suo Figlio come Salvatore del mondo” (1Gv 4,14). “Egli è apparso per togliere i peccati” (1Gv 3,5): “La nostra natura, malata, richiedeva d'essere guarita; decaduta, d'essere risollevata; morta, di essere risuscitata. Avevamo perduto il possesso del bene; era necessario che ci fosse restituito. Immersi nelle tenebre, occorreva che ci fosse portata la luce; perduti, attendevamo un salvatore; prigionieri, un soccorritore; schiavi, un liberatore. Tutte queste ragioni erano prive d'importanza? Non erano tali da commuovere Dio sì da farlo discendere fino alla nostra natura umana per visitarla, poiché l'umanità si trovava in una condizione tanto miserabile ed infelice?” [San Gregorio di Nissa, Oratio catechetica, 15, 3: PG 45, 48]. (CCC 458) Il Verbo si è fatto carne perché noi così conoscessimo l'amore di Dio: “In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo perché noi avessimo la vita per lui” (1Gv 4,9). “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia , ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). (CCC 459) Il Verbo si è fatto carne per essere nostro modello di santità: “Prendete il mio giogo su di voi e imparate da me…” (Mt 11,29). “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14,6). E il Padre, sul monte della Trasfigurazione, comanda: “Ascoltatelo” (Mc 9,7) [Dt 6,4-5]. In realtà, egli è il modello delle beatitudini e la norma della Legge nuova: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati” (Gv 15,12). Questo amore implica l'effettiva offerta di se stessi alla sua sequela [Mc 8,34].

Per la riflessione
460 Il Verbo si è fatto carne perché diventassimo “partecipi della natura divina” (2Pt 1,4): “Infatti, questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell'uomo: perché l'uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 19, 1: PG 7, 939]. “Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio” [Sant'Atanasio di Alessandria, De Incarnatione, 54, 3: PG 25, 192]. “Unigenitus […] Dei Filius, suae divinitatis volens nos esse participes, naturam nostram assumpsit, ut homines deos faceret factus homo - L'Unigenito […] Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei” [San Tommaso d'Aquino, Officium de festo corporis Christi Ad Matutinas, In primo Nocturno, Lectio 1].

(Prossima domanda: Che cosa significa la parola «Incarnazione»?)

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