143. Quale relazione c'è tra lo Spirito e Cristo Gesù, nella sua missione terrena? (I parte)

143. Quale relazione c'è tra lo Spirito e Cristo Gesù, nella sua missione terrena? (I parte)
(Comp 143) Il Figlio di Dio attraverso l'unzione dello Spirito è consacrato Messia nella sua umanità fin dall'Incarnazione. Egli lo rivela nel suo insegnamento, compiendo la promessa fatta ai Padri, e lo comunica alla Chiesa nascente, alitando sugli Apostoli dopo la sua Risurrezione.

“In Sintesi”
(CCC 745) Il Figlio di Dio è consacrato Cristo (Messia) attraverso l'unzione dello Spirito Santo nell'incarnazione [Sal 2,6-7].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 727) Tutta la missione del Figlio e dello Spirito Santo nella pienezza del tempo è racchiusa nel fatto che il Figlio è l'Unto dello Spirito del Padre dal momento dell'Incarnazione: Gesù è Cristo, il Messia. Tutto il secondo articolo del Simbolo della fede deve essere letto in questa luce. L'intera opera di Cristo è missione congiunta del Figlio e dello Spirito Santo. Qui si menzionerà soltanto ciò che concerne la promessa dello Spirito Santo da parte di Gesù e il dono dello Spirito da parte del Signore glorificato.

Per la riflessione
(CCC 728) Gesù rivela in pienezza lo Spirito Santo solo dopo che è stato egli stesso glorificato con la sua morte e risurrezione. Tuttavia, lo lascia gradualmente intravvedere anche nel suo insegnamento alle folle, quando rivela che la sua carne sarà cibo per la vita del mondo [Gv 6,27.51.62-63]. Inoltre lo lascia intuire a Nicodemo [Gv 3,5-8], alla Samaritana [Gv 4,10.14.23-24] e a coloro che partecipano alla festa delle Capanne [Gv 7,37-39]. Ai suoi discepoli ne parla apertamente a proposito della preghiera [Lc 11,13] e della testimonianza che dovranno dare [Mt 10,19-20]. [CONTINUA]

(Continua la domanda: Quale relazione c'è tra lo Spirito e Cristo Gesù, nella sua missione terrena?)

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