544. Come Gesù ci insegna a pregare? (III parte)


544. Come Gesù ci insegna a pregare? (III parte) (continuazione)

(Comp 544 ripetizione) Gesù ci insegna a pregare, non solo con la preghiera del Padre nostro, ma anche quando prega. In questo modo, oltre al contenuto, ci mostra le disposizioni richieste per una vera preghiera: la purezza del cuore, che cerca il Regno e perdona i nemici; la fiducia audace e filiale, che va al di là di ciò che sentiamo e comprendiamo; la vigilanza, che protegge il discepolo dalla tentazione.

“In Sintesi”

(CCC 2621) Nel suo insegnamento, Gesù educa i suoi discepoli a pregare con un cuore purificato, con una fede viva e perseverante, con un'audacia filiale. Li esorta alla vigilanza e li invita a rivolgere le loro domande a Dio nel suo Nome. Gesù Cristo stesso esaudisce le preghiere che gli vengono rivolte.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2613 Tre parabole sulla preghiera di particolare importanza ci sono tramandate da san Luca: La prima, “l'amico importuno”, [Lc 11,5-13] esorta ad una preghiera fatta con insistenza: “Bussate e vi sarà aperto”. A colui che prega così, il Padre del cielo “darà tutto ciò di cui ha bisogno”, e principalmente lo Spirito Santo che contiene tutti i doni. La seconda, “la vedova importuna”, [Lc 18,1-8] è centrata su una delle qualità della preghiera: si deve pregare sempre, senza stancarsi, con la pazienza della fede. “Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. La terza parabola, “il fariseo e il pubblicano”, [Lc 18,9-14] riguarda l'umiltà del cuore che prega: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore”. La Chiesa non cessa di fare sua questa preghiera: “Kyrie eleison!”.

Per la riflessione

(CCC 2614) Quando Gesù confida apertamente ai suoi discepoli il mistero della preghiera al Padre, svela ad essi quale dovrà essere la loro preghiera, e la nostra, allorquando egli, nella sua umanità glorificata, sarà tornato presso il Padre. La novità, attualmente, è di “chiedere nel suo nome” [Gv 14,13]. La fede in lui introduce i discepoli nella conoscenza del Padre, perché Gesù è “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6). La fede porta il suo frutto nell'amore: osservare la sua parola, i suoi comandamenti, dimorare con lui nel Padre, che in lui ci ama fino a prendere dimora in noi. In questa nuova Alleanza, la certezza di essere esauditi nelle nostre suppliche è fondata sulla preghiera di Gesù [Gv 14,13-14]. [FINE]


(Prossima domanda: Perché è efficace la nostra preghiera?)

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