549. Come interviene lo Spirito Santo nella preghiera della Chiesa?


549. Come interviene lo Spirito Santo nella preghiera della Chiesa?

(Comp 549) Lo Spirito Santo, Maestro interiore della preghiera cristiana, forma la Chiesa alla vita di preghiera e la fa entrare sempre più profondamente nella contemplazione e nell'unione con l'insondabile mistero di Cristo. Le forme di preghiera, quali sono espresse negli Scritti apostolici e canonici, rimarranno normative per la preghiera cristiana.

“In Sintesi”

(CCC 2644) Lo Spirito Santo che ammaestra la Chiesa e le ricorda tutto ciò che Gesù ha detto, la educa anche alla vita di preghiera, suscitando espressioni che si rinnovano in seno a forme permanenti: benedizione, domanda, intercessione, azione di grazie e lode.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2623) Il giorno di pentecoste lo Spirito della Promessa è stato effuso sui discepoli, che “si trovavano tutti insieme nello stesso luogo” (At 2,1) ad attenderlo, “assidui e concordi nella preghiera” (At 1,14). Lo Spirito che istruisce la Chiesa e le ricorda tutto ciò che Gesù ha detto [Gv 14,26], la forma anche alla vita di preghiera.

Per la riflessione

(CCC 2625) Le preghiere sono prima di tutto quelle che i fedeli ascoltano e leggono nelle Scritture, attualizzandole però, specialmente quelle dei Salmi, a partire dal loro compimento in Cristo [Lc 24,27.44]. Lo Spirito Santo, che in tal modo ricorda Cristo alla sua Chiesa orante, la conduce anche alla verità tutta intera e suscita nuove formulazioni, le quali esprimeranno l'insondabile mistero di Cristo, che opera nella vita, nei sacramenti e nella missione della sua Chiesa. Queste formulazioni si svilupperanno nelle grandi tradizioni liturgiche e spirituali. Le forme della preghiera, quali sono espresse negli Scritti apostolici e canonici rimarranno normative per la preghiera cristiana.


(Prossima domanda: Quali sono le forme essenziali della preghiera cristiana?)

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