578. Qual è l'origine della preghiera del Padre Nostro?


578. Qual è l'origine della preghiera del Padre Nostro?

(Comp 578) Gesù ci ha insegnato questa preghiera cristiana insostituibile, il Padre nostro, un giorno in cui un discepolo, vedendolo pregare, gli chiese: «Insegnaci a pregare» (Lc 11,1). La tradizione liturgica della Chiesa ha sempre usato il testo di san Matteo (6,9-13).

“In Sintesi”

(CCC 2773) In risposta alla domanda dei suoi discepoli (Signore, insegnaci a pregare”: Lc 11,1), Gesù consegna loro la preghiera cristiana fondamentale del “Padre nostro”.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2759) “Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli"” (Lc 11,1). E' in risposta a questa domanda che il Signore affida ai suoi discepoli e alla sua Chiesa la preghiera cristiana fondamentale. San Luca ne dà un testo breve (di cinque domande) [Lc 11,2-4], san Matteo una versione più ampia (di sette domande) (Mt 6,9-13). La tradizione liturgica della Chiesa ha sempre usato il testo di san Matteo: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Per la riflessione

(CCC 2760) Ben presto l'uso liturgico ha concluso la Preghiera del Signore con una dossologia. Nella Didaché: “Perché tuo è il potere e la gloria nei secoli” [Didaché, 8, 2]. Le Costituzioni apostoliche aggiungono all'inizio della dossologia: “il regno”; [Constitutiones apostolicae, 7, 24, 1] ed è questa la formula usata ai nostri giorni nella preghiera ecumenica. La tradizione bizantina aggiunge dopo “la gloria”: “Padre, Figlio e Spirito Santo”. Il Messale Romano sviluppa l'ultima domanda [Cf Riti di comunione (Embolismo): Messale Romano] nella prospettiva esplicita della “attesa della beata speranza” [Tt 2,13] e della Venuta del Signore nostro Gesù Cristo; segue l'acclamazione dell'assemblea, che riprende la dossologia delle Costituzioni apostoliche.


(Prossima domanda: Qual è il posto del Padre Nostro nelle Scritture?)

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