Mc 7, 17-23

Mc 7, 17-23

(Caritas in Veritate 12c) La dottrina sociale è costruita sopra il fondamento trasmesso dagli Apostoli ai Padri della Chiesa e poi accolto e approfondito dai grandi Dottori cristiani. Tale dottrina si rifà in definitiva all'Uomo nuovo, all'«ultimo Adamo che divenne spirito datore di vita» (1 Cor 15,45) e che è principio della carità che «non avrà mai fine» (1 Cor 13,8). È testimoniata dai Santi e da quanti hanno dato la vita per Cristo Salvatore nel campo della giustizia e della pace. In essa si esprime il compito profetico dei Sommi Pontefici di guidare apostolicamente la Chiesa di Cristo e di discernere le nuove esigenze dell'evangelizzazione. Per queste ragioni, la Populorum progressio, inserita nella grande corrente della Tradizione, è in grado di parlare ancora a noi, oggi.

Dottrina sociale: Chiesa maestra di verità e morale evangelica

(CDS 70a) La Chiesa ha il diritto di essere per l'uomo maestra di verità della fede: della verità non solo del dogma, ma anche della morale che scaturisce dalla stessa natura umana e dal Vangelo [95]. La parola del Vangelo, infatti, non va solo ascoltata, ma anche messa in pratica (cfr. Mt 7,24; Lc 6,46-47; Gv 14,21.23-24; Gc 1,22): la coerenza nei comportamenti manifesta l'adesione del credente e non è circoscritta all'ambito strettamente ecclesiale e spirituale, ma coinvolge l'uomo in tutto il suo vissuto e secondo tutte le sue responsabilità. Per quanto secolari, queste hanno come soggetto l'uomo, vale a dire colui che Dio chiama, mediante la Chiesa, a partecipare al Suo dono salvifico.

Note: [95] Cfr. Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 14: AAS 58 (1966) 940; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Veritatis splendor, 27. 64. 110: AAS 85 (1993) 1154-1155. 1183-1184. 1219-1220.


(Mc 7, 17-23) Sforzo per il proprio rinnovamento interiore

[17] Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. [18] E disse loro: "Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, [19] perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?". Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. [20] Quindi soggiunse: "Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. [21] Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, [22] adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. [23] Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo".

(CDS 552) Tra gli ambiti dell'impegno sociale dei fedeli laici emerge anzitutto il servizio alla persona umana: la promozione della dignità di ogni persona, il bene più prezioso che l'uomo possiede, è il compito «essenziale, anzi, in un certo senso, il compito centrale e unificante del servizio che la Chiesa e, in essa, i fedeli laici sono chiamati a rendere alla famiglia degli uomini» [1155]. La prima forma in cui si assolve tale compito consiste nell'impegno e nello sforzo per il proprio rinnovamento interiore, perché la storia dell'umanità non è mossa da un determinismo impersonale, ma da una costellazione di soggetti dai cui atti liberi dipende l'ordine sociale. Le istituzioni sociali non garantiscono da sé, quasi meccanicamente, il bene di tutti: «l'interno rinnovamento dello spirito cristiano» [1156] deve precedere l'impegno di migliorare la società «secondo lo spirito della Chiesa, rassodandovi la giustizia e la carità sociale» [1157]. Dalla conversione del cuore scaturisce la sollecitudine per l'uomo amato come fratello. Questa sollecitudine fa comprendere come un obbligo l'impegno di risanare le istituzioni, le strutture e le condizioni di vita contrarie alla dignità umana. I fedeli laici devono perciò adoperarsi contemporaneamente per la conversione dei cuori e per il miglioramento delle strutture, tenendo conto della situazione storica e usando mezzi leciti, al fine di ottenere istituzioni in cui la dignità di tutti gli uomini sia veramente rispettata e promossa.

Note: [1155] Giovanni Paolo II, Esort. ap. Christifideles laici, 37: AAS 81 (1989) 460. [1156] Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 218. [1157] Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 218.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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