Lc 11, 33-36

Lc 11, 33-36

(Caritas in Veritate 43 c) I doveri delimitano i diritti perché rimandano al quadro antropologico ed etico entro la cui verità anche questi ultimi si inseriscono e così non diventano arbitrio. Per questo motivo i doveri rafforzano i diritti e propongono la loro difesa e promozione come un impegno da assumere a servizio del bene. Se, invece, i diritti dell'uomo trovano il proprio fondamento solo nelle deliberazioni di un'assemblea di cittadini, essi possono essere cambiati in ogni momento e, quindi, il dovere di rispettarli e perseguirli si allenta nella coscienza comune. I Governi e gli Organismi internazionali possono allora dimenticare l'oggettività e l'«indisponibilità» dei diritti.

Solidarietà: unità e interdipendenza tra uomini e popoli

(CDS 192 a) La solidarietà conferisce particolare risalto all'intrinseca socialità della persona umana, all'uguaglianza di tutti in dignità e diritti, al comune cammino degli uomini e dei popoli verso una sempre più convinta unità. Mai come oggi c'è stata una consapevolezza tanto diffusa del legame di interdipendenza tra gli uomini e i popoli, che si manifesta a qualsiasi livello [413]. Il rapidissimo moltiplicarsi delle vie e dei mezzi di comunicazione «in tempo reale», quali sono quelli telematici, gli straordinari progressi dell'informatica, l'accresciuto volume degli scambi commerciali e delle informazioni, stanno a testimoniare che, per la prima volta dall'inizio della storia dell'umanità, è ormai possibile, almeno tecnicamente, stabilire relazioni anche tra persone lontanissime o sconosciute.

Note: [413] All'interdipendenza può essere associato il tema classico della socializzazione, più volte esaminato dalla dottrina sociale della Chiesa: cfr. Giovanni XXIII, Lett. enc. Mater et magistra: AAS 53 (1961) 415-417; Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 42: AAS 58 (1966) 1060-1061; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 14-15: AAS 73 (1981) 612-618).


(Lc 11, 33-36) Fedeli laici in campo sociale servizio e carità

[33] Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. [34] La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. [35] Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. [36] Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore".

(CDS 551) La presenza del fedele laico in campo sociale è caratterizzata dal servizio, segno ed espressione della carità, che si manifesta nella vita familiare, culturale, lavorativa, economica, politica, secondo profili specifici: ottemperando alle diverse esigenze del loro particolare ambito di impegno, i fedeli laici esprimono la verità della loro fede e, nello stesso tempo, la verità della dottrina sociale della Chiesa, che trova la sua piena realizzazione quando è vissuta in termini concreti per la soluzione dei problemi sociali. La stessa credibilità della dottrina sociale risiede infatti nella testimonianza delle opere, prima che nella sua coerenza e logica interna [1153]. Entrati nel terzo millennio dell'era cristiana, i fedeli laici si apriranno con la loro testimonianza a tutti gli uomini con i quali si faranno carico degli appelli più pressanti del nostro tempo: «Quanto viene proposto da questo Sacro Concilio dai tesori della dottrina della Chiesa intende aiutare tutti gli uomini dei nostri tempi, sia che credano in Dio sia che non lo riconoscano esplicitamente, affinché, percependo più chiaramente la loro vocazione integrale, rendano il mondo più conforme all'eminente dignità dell'uomo, aspirino a una fratellanza universale e motivata più profondamente e, sotto l'impulso dell'amore, rispondano con uno sforzo generoso e comune agli appelli più pressanti della nostra epoca» [1154].

Note: [1153] Cfr. Giovanni XXIII, Lett. enc. Mater et magistra: AAS 53 (1961) 454; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 57: AAS 83 (1991) 862-863. [1154] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 91: AAS 58 (1966) 1113.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.


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