Gaudium et spes n. 8 e commento CCC
n. 8 - Squilibri nel mondo contemporaneo.
Aumentano contraddizioni e squilibri
[GS 8a] Una così rapida evoluzione, spesso
disordinatamente realizzata, e la stessa presa di coscienza sempre più acuta
delle discrepanze esistenti nel mondo, generano o aumentano contraddizioni e
squilibri. Anzitutto a livello della persona si nota molto spesso lo squilibrio
tra una moderna intelligenza pratica e il modo di pensare speculativo, che non
riesce a dominare né a ordinare in sintesi soddisfacenti l'insieme delle sue
conoscenze. Uno squilibrio si genera anche tra la preoccupazione
dell'efficienza pratica e le esigenze della coscienza morale, nonché molte
volte tra le condizioni della vita collettiva e le esigenze di un pensiero
personale e della stessa contemplazione. Di qui ne deriva infine lo squilibrio
tra le specializzazioni dell'attività umana e una visione universale della
realtà.
(CCC 362) La persona umana, creata
a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il racconto
biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando dice: “Dio
plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita,
e l'uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7). L'uomo tutto intero è quindi voluto da Dio. (CCC 1732) Finché
non si è definitivamente fissata nel suo bene ultimo che è Dio, la libertà
implica la possibilità di scegliere tra
il bene e il male, e conseguentemente quella di avanzare nel cammino di
perfezione oppure di venir meno e di peccare. Essa contraddistingue gli atti
propriamente umani. Diventa sorgente di lode o di biasimo, di merito o di
demerito. (CCC 1733) Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. Non
c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della
disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del
peccato [Rm 6,17].