Gaudium et spes n. 23 e commento CCC
23. Che cosa intende il Concilio.
Dottrina cristiana circa l'umana società
[n. 23d] Siccome documenti recenti del magistero della
Chiesa hanno esposto diffusamente la dottrina cristiana circa l'umana società
(43), il Concilio ricorda solo alcune verità più importanti e ne espone i
fondamenti alla luce della Rivelazione. Insiste poi su certe conseguenze che
sono particolarmente importanti per il nostro tempo.
Note: (43) Cf. GIOVANNI XXIII, Encicl. Mater
et Magistra, 15 maggio 1961: AAS 53 (1961), pp. 401-464 [in parte Dz
3931-53], e Encicl. Pacem in terris,
11 apr. 1963: AAS 55 (1963), pp. 257-304 [in parte Dz 3955-97]; PAOLO VI, Encicl. Ecclesiam Suam, 6 ag. 1964: AAS
56 (1964), pp. 609-659.
(CCC 2419) “La Rivelazione
cristiana […] ci guida a un approfondimento delle leggi che regolano la vita
sociale” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et
spes, 23]. La Chiesa dal Vangelo riceve la piena rivelazione della verità
dell'uomo. Quando compie la sua missione di annunziare il Vangelo, attesta
all'uomo, in nome di Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione
delle persone; gli insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi
alla sapienza divina. (CCC 2420) La Chiesa dà un giudizio morale, in materia
economica e sociale, “quando ciò sia richiesto dai diritti fondamentali della
persona o dalla salvezza delle anime” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 23]. Per ciò che
attiene alla sfera della moralità, essa è investita di una missione distinta da
quella delle autorità politiche: la Chiesa si interessa degli aspetti temporali
del bene comune in quanto sono ordinati al Bene supremo, nostro ultimo fine.
Cerca di inculcare le giuste disposizioni nel rapporto con i beni terreni e
nelle relazioni socio-economiche. (CCC 2423) La dottrina sociale della Chiesa
propone principi di riflessione; formula criteri di giudizio, offre
orientamenti per l'azione: Ogni sistema secondo cui i rapporti sociali
sarebbero completamente determinati dai fattori economici, è contrario alla
natura della persona umana e dei suoi atti [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 24].