Gaudium et spes n. 48 e commento CCC
48. Santità del matrimonio e della famiglia
La famiglia metta in comune le proprie ricchezze spirituali
[n. 48l] La famiglia metterà con generosità in comune con
le altre famiglie le proprie ricchezze spirituali.
(CCC 2224) Il focolare domestico costituisce l'ambito
naturale per l'iniziazione dell'essere umano alla solidarietà e alle
responsabilità comunitarie. I genitori insegneranno ai figli a guardarsi dai
compromessi e dagli sbandamenti che minacciano le società umane. (CCC 2225)
Dalla grazia del sacramento del Matrimonio i genitori hanno ricevuto la responsabilità
e il privilegio di evangelizzare i loro
figli. Li inizieranno, fin dai primi anni di vita, ai misteri della fede
dei quali essi, per i figli, sono “i primi annunziatori” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11]. Li faranno
partecipare alla vita della Chiesa fin dalla più tenera età. I modi di vivere
in famiglia possono sviluppare le disposizioni affettive che, per l'intera
esistenza, costituiscono autentiche condizioni preliminari e sostegni di una
fede viva. (CCC 2226) L'educazione alla
fede da parte dei genitori deve incominciare fin dalla più tenera età dei
figli. Essa si realizza già allorché i membri della famiglia si aiutano a
crescere nella fede attraverso la testimonianza di una vita cristiana vissuta
in conformità al Vangelo. La catechesi familiare precede, accompagna e
arricchisce le altre forme d'insegnamento della fede. I genitori hanno la
missione di insegnare ai figli a pregare e a scoprire la loro vocazione di
figli di Dio [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 11]. La parrocchia è la comunità eucaristica e il cuore della vita
liturgica delle famiglie cristiane; è un luogo privilegiato della catechesi dei
figli e dei genitori.