Gaudium et spes n. 84 e commento CDS



84. La comunità delle nazioni e le istituzioni internazionali

[n. 84a] Dati i crescenti e stretti legami di mutua dipendenza esistenti oggi tra tutti gli abitanti e i popoli della terra, la ricerca adeguata e il raggiungimento efficace del bene comune richiedono che la comunità delle nazioni si dia un ordine che risponda ai suoi compiti attuali, tenendo particolarmente conto di quelle numerose regioni che ancor oggi si trovano in uno stato di intollerabile miseria.
(CDS 506) I tentativi di eliminazione di interi gruppi nazionali, etnici, religiosi o linguistici sono dei delitti contro Dio e contro la stessa umanità e i responsabili di tali crimini devono essere chiamati a risponderne di fronte alla giustizia (1061). Il secolo XX è stato contrassegnato tragicamente da diversi genocidi: da quello degli armeni a quello degli ucraini, da quello dei cambogiani a quelli avvenuti in Africa e nei Balcani. Tra essi spicca l'olocausto del popolo ebraico, la Shoah: «i giorni della Shoah hanno segnato una vera notte nella storia, registrando crimini inauditi contro Dio e contro l'uomo» (1062). La Comunità internazionale nel suo complesso ha l'obbligo morale di intervenire in favore di quei gruppi la cui stessa sopravvivenza è minacciata o di cui siano massicciamente violati i fondamentali diritti. Gli Stati, in quanto parte di una Comunità internazionale, non possono restare indifferenti: al contrario, se tutti gli altri mezzi a disposizione si dovessero rivelare inefficaci, è «legittimo e persino doveroso impegnarsi con iniziative concrete per disarmare l'aggressore» (1063). Il principio della sovranità nazionale non può essere addotto come motivo per impedire l'intervento in difesa delle vittime (1064). Le misure adottate devono essere attuate nel pieno rispetto del diritto internazionale e del fondamentale principio dell'uguaglianza tra gli Stati. La Comunità internazionale si è anche dotata di una Corte Penale Internazionale per punire i responsabili di atti particolarmente gravi: crimine di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crimine di aggressione. Il Magistero non ha mancato di incoraggiare ripetutamente tale iniziativa (1065). 
Note: (1061) Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1999, 7: AAS 91 (1999) 382; Id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2000, 7: AAS 92 (2000) 362. (1062) Giovanni Paolo II, Regina coeli (18 aprile 1993), 3: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, XVI, 1 (1993) 922; cfr. Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoah (16 marzo 1998), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998. (1063) Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2000, 11: AAS 92 (2000) 363. (1064) Cfr. Giovanni Paolo II, Discorso al Corpo Diplomatico (16 gennaio 1993), 13: AAS 85 (1993) 1247-1248; Id., Discorso pronunciato in occasione della Conferenza Internazionale sulla Nutrizione, organizzata dalla FAO e dall'OMS (5 dicembre 1992), 3: AAS 85 (1993) 922-923; Id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004, 9: AAS 96 (2004) 120. (1065) Cfr. Giovanni Paolo II, Angelus Domini (14 giugno 1998): Insegnamenti di Giovanni Paolo II, XXI, 1 (1998) 1376; Id., Discorso al Congresso mondiale sulla pastorale dei diritti umani (4 luglio 1998), 5: L'Osservatore Romano, 5 luglio 1998, p. 5; Id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1999, 7: AAS 91 (1999) 382; cfr. anche Pio XII, Discorso al VI Congresso internazionale di diritto penale (3 ottobre 1953): AAS 45  (1953) 730-744.  
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa)

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