LUMEN GENTIUM 7 e commento CCC
La Chiesa, corpo mistico di Cristo
7b In quel corpo
la vita di Cristo si diffonde nei credenti che, attraverso i sacramenti si
uniscono in modo arcano e reale a lui sofferente e glorioso [6]. Per mezzo del
battesimo siamo resi conformi a Cristo: « Infatti noi tutti « fummo battezzati
in un solo Spirito per costituire un solo corpo » (1 Cor 12,13). Con questo
sacro rito viene rappresentata e prodotta la nostra unione alla morte e
resurrezione di Cristo: « Fummo dunque sepolti con lui per l'immersione a
figura della morte »; ma se, fummo innestati a lui in una morte simile alla
sua, lo saremo anche in una resurrezione simile alla sua » (Rm 6,4-5). Partecipando
realmente del corpo del Signore nella frazione del pane eucaristico, siamo
elevati alla comunione con lui e tra di noi: « Perché c'è un solo pane, noi
tutti non formiamo che un solo corpo, partecipando noi tutti di uno stesso
pane» (1 Cor 10,17). Così noi tutti diventiamo membri di quel corpo (cfr. 1 Cor
12,27), «e siamo membri gli uni degli altri» (Rm 12,5).
Note:
[6] Cf. S. TOMMASO, Summa
Theol. III, q. 62, a. 5, ad 1.
(CCC 788) Quando la sua
presenza visibile è stata tolta ai discepoli, Gesù non li ha lasciati orfani
[Gv 14,18]. Ha promesso di restare con loro sino alla fine dei tempi [Mt
28,20], ha mandato loro il suo Spirito [Gv 20,22; At 2,33]. In un certo senso,
la comunione con Gesù è diventata più intensa: “Comunicando infatti il suo Spirito,
costituisce misticamente come suo Corpo i suoi fratelli, chiamati da tutte le
genti” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 7].