LUMEN GENTIUM 23 e commento CCC
Le relazioni all'interno del collegio episcopale
23b I singoli
vescovi, invece, sono il visibile principio e fondamento di unità nelle loro
Chiese particolari [67] queste sono formate ad immagine della Chiesa
universale, ed è in esse e a partire da esse che esiste la Chiesa cattolica una
e unica [68]. Perciò i singoli vescovi rappresentano la propria Chiesa, e tutti
insieme col Papa rappresentano la Chiesa universale in un vincolo di pace, di
amore e di unità.
Note
[67] Cf. S. CIPRIANO,
Epist. 66, 8: HARTEL III, 2, p. 733: “Il Vescovo nella Chiesa e la
Chiesa nel Vescovo”. [68] Cf. S. CIPRIANO, Epist 55,24: HARTEL, p. 642,
lin. 13: “Un’unica Chiesa in tutto il mondo divisa in molte membra. Epist.
36, 4: HARTEL, p. 575, lin. 20-21.
(CCC 835) “Ma dobbiamo ben
guardarci dal concepire la Chiesa universale come la somma o, per così dire, la
federazione […] di Chiese particolari […]. È la stessa Chiesa che, essendo
universale per vocazione e per missione, quando getta le sue radici nella
varietà dei terreni culturali, sociali, umani, assume in ogni parte del mondo
fisionomie ed espressioni esteriori diverse” [Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 62]. La ricca
varietà di discipline ecclesiastiche, di riti liturgici, di patrimoni teologici
e spirituali propri alle “Chiese locali tra loro concordi, dimostra con maggior
evidenza la cattolicità della Chiesa indivisa” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 23].