LUMEN GENTIUM 26 e commento CCC
La funzione di santificazione
26a Il vescovo,
insignito della pienezza del sacramento dell'ordine, è « l'economo della grazia
del supremo sacerdozio» [84] specialmente nell'eucaristia, che offre egli
stesso o fa offrire [85] e della quale la Chiesa continuamente vive e cresce.
Questa Chiesa di Cristo è veramente presente nelle legittime comunità locali di
fedeli, le quali, unite ai loro pastori, sono anch'esse chiamate Chiese nel
Nuovo Testamento [86]. Esse infatti sono, ciascuna nel proprio territorio, il
popolo nuovo chiamato da Dio nello Spirito Santo e in una grande fiducia (cfr.
1 Ts 1,5).
Note:
[84] Orazione della
consacrazione episcopale nel rito bizantino: Euchologion to mega, Romae
1873, p. 139. [85] Cf. S. IGNAZIO M., Smyrn. 8, 1: ed. FUNK I, p. 282. [86] Cf.
At 8,1; 14,22-23; 20,17 e passim.
(CCC 832) La “Chiesa di Cristo è veramente presente in tutte
le legittime assemblee locali di fedeli, le quali, aderendo ai loro pastori,
sono anche esse chiamate Chiese del Nuovo Testamento. […] In esse con la
predicazione del Vangelo di Cristo vengono radunati i fedeli e si celebra il
mistero della Cena del Signore […] In queste comunità, sebbene spesso piccole e
povere o che vivono nella dispersione, è presente Cristo, per virtù del quale
si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica” [Conc. Ecum. Vat.
II, Lumen gentium, 13].