LUMEN GENTIUM 28 e commento CCC



I sacerdoti e i loro rapporti con Cristo, con i vescovi, con i confratelli e con il popolo cristiano

28c Esercitano il loro sacro ministero soprattutto nel culto eucaristico o sinassi, dove, agendo in persona di Cristo [103] e proclamando il suo mistero, uniscono le preghiere dei fedeli al sacrificio del loro capo e nel sacrificio della messa rendono presente e applicano fino alla venuta del Signore (cfr. 1 Cor 11,26), l'unico sacrificio del Nuovo Testamento, quello cioè di Cristo, il quale una volta per tutte offrì se stesso al Padre quale vittima immacolata (cfr. Eb 9,11-28) [104].

Note:
[103] Cf. CONC. DI TRENTO, Sess. 22: Dz 940 (1743) [Collantes 9.175]. PIO XII, Encicl. Mediator Dei, 20 nov. 1947: AAS 39 (1947), p. 553: Dz 2300 (3850) [Collantes 9.308]. [104] Cf. CONC. DI TRENTO, Sess. 22: Dz 938 (1739-40) [Collantes 9.171-72]; CONC. VAT. II, Cost. sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, n. 7 e n. 47: AAS 56 (1964), pp. 100-113 [pp. 21 e 45ss].

(CCC 1562) “Cristo, consacrato e mandato nel mondo dal Padre, per mezzo dei suoi Apostoli ha reso partecipi della sua consacrazione e della sua missione i loro successori, cioè i Vescovi, i quali hanno legittimamente affidato, secondo diversi gradi, l'ufficio del loro ministero a vari soggetti nella Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 28]. “La [loro] funzione ministeriale fu trasmessa in grado subordinato ai presbiteri, affinché questi, costituiti nell'ordine del presbiterato, fossero cooperatori dell'ordine episcopale, per il retto assolvimento della missione apostolica affidata da Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 2].  

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