DEI VERBUM 1 e Commento CCC
Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione Dei Verbum
Proemio
Proemio
(DV 1a) In religioso ascolto della parola di Dio e
proclamandola con ferma fiducia, il santo Concilio fa sue queste parole di san
Giovanni: « Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso il Padre e si
manifestò a noi: vi annunziamo ciò che abbiamo veduto e udito, affinché anche
voi siate in comunione con noi, e la nostra comunione sia col Padre e col
Figlio suo Gesù Cristo » (1 Gv 1,2-3).
(CCC 36) “La santa Chiesa, nostra
madre, sostiene e insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può
essere conosciuto con certezza con il lume naturale della ragione umana
partendo dalle cose create” [Concilio Vaticano I: DS 3004; 3026; Conc. Ecum.
Vat. II, Cost. dogm. Dei Verbum, 6]. Senza questa capacità,
l'uomo non potrebbe accogliere la Rivelazione di Dio. L'uomo ha questa capacità
perché è creato “a immagine di Dio” [Gen 1,27]. (CCC 51) “Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelare se
stesso e far conoscere il mistero della sua volontà, mediante il quale gli
uomini, per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, nello Spirito Santo hanno
accesso al Padre e sono così resi partecipi della divina natura” [Conc. Ecum.
Vat. II, Dei Verbum, 2].