DEI VERBUM 7 e Commento CCC
Gli apostoli e i loro successori, missionari del Vangelo
(DV 7d) Gli apostoli poi, affinché l'Evangelo si
conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, lasciarono come loro successori
i vescovi, ad essi « affidando il loro proprio posto di maestri » (10).
Note: (10) S.
IRENEO, Adv. Haer., III, 3, 1: PG 7, 848; HARVEY, 2, p. 9.
(CCC 77) “Affinché il Vangelo si
conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, gli Apostoli lasciarono come
successori i vescovi, ad essi “affidando il loro proprio compito di magistero”
[Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 7].
Infatti, “la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri
ispirati, doveva essere conservata con successione continua fino alla fine dei
tempi” [Dei Verbum, 8]. (CCC 30) “Gioisca il cuore di chi cerca il Signore” (Sal 105,3).
Se l'uomo può dimenticare o rifiutare Dio, Dio però non si stanca di chiamare
ogni uomo a cercarlo perché viva e trovi la felicità. Ma tale ricerca esige
dall'uomo tutto lo sforzo della sua intelligenza, la rettitudine della sua
volontà, “un cuore retto” ed anche la testimonianza di altri che lo guidino
nella ricerca di Dio. “Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la
tua virtù e la tua sapienza incalcolabile. E l'uomo vuole lodarti, una
particella del tuo creato che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta
attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure
l'uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a
dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te e il nostro cuore non ha
posa finché non riposa in te” [Sant'Agostino, Confessiones, 1, 1, 1: PL 32, 659-661].