DEI VERBUM 20 e Commento CCC
Gli altri scritti del Nuovo Testamento
(DV 20 e3) e inviò loro lo Spirito consolatore,
(CCC 852) Le vie della missione. “Lo Spirito Santo è il protagonista di tutta
la missione ecclesiale” [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 21]. È lui che conduce la Chiesa sulle vie
della missione. Essa continua e sviluppa nel corso della storia la missione del
Cristo stesso, inviato a portare la Buona Novella ai poveri; “sotto l'influsso
dello Spirito di Cristo, la Chiesa deve procedere per la stessa strada seguita
da Cristo, la strada cioè della povertà, dell'obbedienza, del servizio e del
sacrificio di se stesso, fino alla morte, da cui uscì vincitore con la sua
risurrezione” [Conc. Vat. II, Ad gentes,
5]. È così che “il sangue dei martiri è seme di cristiani” [Tertulliano, Apologeticum, 50, 13: PL 1, 603]. (CCC 854)
Per mezzo della sua stessa missione, la Chiesa “cammina insieme con l'umanità
tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena, ed è come il
fermento e quasi l'anima della società umana, destinata a rinnovarsi in Cristo
e a tra sformarsi in famiglia di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 40]. L'impegno
missionario esige dunque la pazienza.
Incomincia con l'annunzio del Vangelo ai popoli e ai gruppi che ancora non
credono a Cristo [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 42-47]; prosegue con la costituzione di
comunità cristiane che siano “segni della presenza di Dio nel mondo” [Conc.
Ecum. Vat. II, Ad gentes, 15], e con
la fondazione di Chiese locali [Redemptoris
missio, 48-49]; avvia un processo di inculturazione per incarnare il
Vangelo nelle culture dei popoli [Redemptoris
missio, 52-54]; non mancherà di conoscere anche degli insuccessi. “Per
quanto riguarda gli uomini, i gruppi e i popoli, solo gradatamente la Chiesa li
raggiunge e li penetra, e li assume così nella pienezza cattolica” [Ad gentes, 6]. (CCC 853) Ma anche in
questo nostro tempo sa bene la Chiesa “quanto distanti siano tra loro il
messaggio ch'essa reca e l'umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo”
[Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes,
43]. Solo applicandosi incessantemente “alla penitenza e al rinnovamento” [Id.,
Lumen gentium, 8; 15] e “camminando
per l'angusta via della croce”, [Id., Ad
gentes, 1] il popolo di Dio può estendere il regno di Cristo [Giovanni
Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio,
12-20]. Infatti, “come Cristo ha compiuto la sua opera di Redenzione attraverso
la povertà e le persecuzioni, così pure la Chiesa è chiamata a prendere la
stessa via per comunicare agli uomini i frutti della salvezza” [Lumen gentium, 8].