Commento CCC a YouCat Domanda n. 192 - Parte III.
YOUCAT Domanda n. 192 - Parte III. Può la Chiesa modificare e rinnovare la liturgia?
(Risposta Youcat ripetizione)
Ci
sono parti modificabili e parti immodificabili della Liturgia. Immodificabile è
tutto ciò che è di origine divina, come ad esempio le parole di Gesù in
occasione dell’ultima cena. Accanto a queste ci sono parti modificabili, che la
Chiesa talvolta deve addirittura modificare. Il mistero di Cristo deve essere
annunciato, celebrato e vissuto in tutti i tempi; per questo la liturgia deve
corrispondere allo spirito e alla cultura di tutti i popoli.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1203) Le tradizioni liturgiche, o riti, attualmente in uso nella Chiesa sono il
rito latino (principalmente il rito romano, ma anche i riti di certe Chiese
locali, come il rito ambrosiano o di certi Ordini religiosi) e i riti
bizantino, alessandrino o copto, siriaco, armeno, maronita e caldeo. “Il sacro
Concilio, in fedele ossequio alla tradizione, dichiara che la santa Madre
Chiesa considera con uguale diritto e onore tutti i riti legittimamente
riconosciuti, e vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo
incrementati” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 4].
Per meditare
(Commento Youcat) Gesù ha raggiunto tutto l’uomo, la sua
mente e il suo intelletto, il suo cuore e la sua volontà; esattamente questo è
quello che egli vuole anche nella
Liturgia. Per questo essa ha in Africa aspetti diversi da quelli che ha
in Europa, nelle case per anziani ha tratti diversi che nelle giornate mondiali
della gioventù e nelle parrocchie diversi che nei conventi. Ma deve essere
sempre riconoscibile che si tratta dell’unica liturgia dell’unica Chiesa
diffusa in tutto il mondo.
(Commento CCC) (CCC
1205) “Nella liturgia, e segnatamente in quella dei sacramenti, c'è una parte immutabile, perché di istituzione
divina, di cui la Chiesa è custode, e ci sono parti suscettibili di cambiamento, che essa ha il potere, e talvolta
anche il dovere, di adattare alle culture dei popoli recentemente
evangelizzati” [Giovanni Paolo II, Lett. ap. Vicesimus quintus annus, 16; Conc. Ecum.
Vat. II, Sacrosanctum concilium,
21]. (CCC 1208) Le diverse tradizioni liturgiche, o riti, legittimamente
riconosciuti, in quanto significano e comunicano lo stesso mistero di Cristo,
manifestano la cattolicità della Chiesa. (Continua)