Commento CCC a YouCat Domanda n. 217 – Parte IV.
YOUCAT Domanda n. 217 - Parte IV. Che cosa succede quando la Chiesa celebra l’Eucaristia?
(Risposta
Youcat - ripetizione) Con ogni celebrazione dell’Eucaristia, la
Chiesa si pone di fronte alla sorgente dalla quale essa stessa zampilla ogni
volta rinnovata; diviene il corpo di Cristo (e questo è infatti uno dei suoi
nomi) nel momento in cui se ne nutre. Nel sacrificio di Cristo, che si dona a
noi con il suo corpo e la sua anima, c’è posto per tutta la nostra vita, tutto
possiamo unire al sacrificio di Cristo: il nostro lavoro, le nostre sofferenze
e le nostre gioie. Anche noi veniamo trasformati da questa offerta: piaciamo a
Dio e siamo per gli uomini nostri compagni come pane buono e fonte di
nutrimento.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1370) All'offerta di Cristo si uniscono non soltanto i membri che sono ancora
sulla terra, ma anche quelli che si trovano già nella gloria del cielo. La Chiesa offre infatti il sacrificio
eucaristico in comunione con la Santissima Vergine Maria, facendo memoria di
lei, come pure di tutti i santi e di tutte le sante. Nell'Eucaristia la Chiesa,
con Maria, è come ai piedi della croce, unita all'offerta e all'intercessione
di Cristo.
Per meditare
(Commento Youcat)Ci capita spesso di imprecare contro la
Chiesa, che altro non sarebbe che un’assemblea di uomini più o meno buoni; essa
in realtà è ciò che ogni giorno si compie in maniera misteriosa sull’altare:
Dio si offre in sacrificio per ciascuno di noi e desidera trasformarci con
la Comunione con lui, e noi,
trasformati, dobbiamo a nostra volta trasformare il mondo; tutto ciò che la
Chiesa è oltre questo è in realtà meno importante.
(Commento CCC) (CCC
1372) Sant'Agostino ha mirabilmente riassunto questa dottrina che ci sollecita
ad una partecipazione sempre più piena al sacrificio del nostro Redentore che
celebriamo nell'Eucaristia: “Tutta quanta la città redenta, cioè l'assemblea e
la società dei santi, offre un sacrificio universale […] a Dio per opera di
quel Sommo Sacerdote che nella passione ha offerto anche se stesso per noi,
assumendo la forma di servo, e costituendoci come corpo di un Capo tanto
importante. […] Questo è il sacrificio dei cristiani: “Pur essendo molti, siamo
un solo corpo in Cristo” (Rm 12,5); e la Chiesa lo rinnova continuamente nel
sacramento dell'altare, noto ai fedeli, dove si vede che, in ciò che offre,
offre anche se stessa” [Sant'Agostino, De
civitate Dei, 10, 6: PL 41, 284]. (Fine)