Commento CCC a YouCat Domanda n. 218 – Parte II.
YOUCAT Domanda n. 218 - Parte II. Qual è il modo corretto di onorare il Signore realmente presente nel pane e nel vino?
(Risposta
Youcat - ripetizione) Poiché nelle specie consacrate del pane e
del vino è realmente presente il Signore, dobbiamo conservarle con il massimo
rispetto e adorare il nostro Signore e Redentore presente nel Santissimo.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1380 a) E' oltremodo conveniente che Cristo abbia voluto rimanere presente alla
sua Chiesa in questa forma davvero unica. Poiché stava per lasciare i suoi
sotto il suo aspetto visibile, ha voluto donarci la sua presenza sacramentale;
poiché stava per offrirsi sulla croce per la nostra salvezza, ha voluto che noi
avessimo il memoriale dell'amore con il quale ci ha amati “sino alla fine” (Gv
13,1), fino al dono della propria vita. Nella sua presenza eucaristica,
infatti, egli rimane misteriosamente in mezzo a noi come colui che ci ha amati
e che ha dato se stesso per noi [Gal 2,20], e vi rimane sotto i segni che
esprimono e comunicano questo amore: “La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno
del culto eucaristico.
Per meditare
(Commento Youcat) Le ostie consacrate eventualmente avanzate
dopo la celebrazione dell’Eucaristia vengono conservate in appositi recipienti
nel tabernacolo. Poiché in esso è presente il Santissimo, il tabernacolo è uno
dei luoghi più importanti della Chiesa e ci inginocchiamo davanti ad esso. Certo,
chi segue veramente Cristo lo riconoscerà in ogni prossimo, soprattutto nei più
poveri e lo servirà in loro; ma troverà anche il tempo di trattenersi davanti
al tabernacolo in adorazione silenziosa e di donare il proprio amore al Signore
sacramentato.
(Commento CCC)
(CCC 1380 b) Gesù ci aspetta in questo sacramento dell'amore. Non risparmiamo
il nostro tempo per andare ad incontrarlo nell'adorazione, nella contemplazione
piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non
cessi mai la nostra adorazione [Giovanni Paolo II, Epist. Dominicae cenae, 3]. (CCC 1418) Poiché Cristo stesso è presente nel
Sacramento dell'altare, bisogna onorarlo con un culto di adorazione. La visita
al Santissimo Sacramento “è prova di gratitudine, segno di amore e debito di
riconoscenza a Cristo Signore” [Paolo VI, Lett. enc. Mysterium fidei]. (Continua)