Commento CCC a YouCat Domanda n. 218 – Parte III.
YOUCAT Domanda n. 218 - Parte III. Qual è il modo corretto di onorare il Signore realmente presente nel pane e nel vino?
(Risposta
Youcat - ripetizione) Poiché nelle specie consacrate del pane e
del vino è realmente presente il Signore, dobbiamo conservarle con il massimo
rispetto e adorare il nostro Signore e Redentore presente nel Santissimo.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1381 a) “Che in questo sacramento sia presente il vero Corpo e il vero Sangue
di Cristo "non si può apprendere coi sensi, dice san Tommaso, ma con la
sola fede, la quale si appoggia all'autorità di Dio". Per questo,
commentando il passo di san Luca 22, 19: Questo
è il mio Corpo che viene dato per voi, san Cirillo dice: Non mettere in
dubbio se questo sia vero, ma piuttosto accetta con fede le parole del
Salvatore: perché essendo egli la verità, non mentisce” [Paolo VI, Lett. enc. Mysterium fidei; cf San Tommaso
d'Aquino, Summa theologiae, III, 75,
1 c; San Cirillo d'Alessandria, Commentarius
in Lucam, 22, 19: PG 72, 912]. “Adoro te devote, latens Deitas… Ti adoro
con devozione, o Dio che ti nascondi, che sotto queste figure veramente ti
celi: a te il mio cuore si sottomette interamente, poiché, nel contemplarti,
viene meno.
Per meditare
(Commento Youcat) Le ostie consacrate eventualmente avanzate
dopo la celebrazione dell’Eucaristia vengono conservate in appositi recipienti
nel tabernacolo. Poiché in esso è presente il Santissimo, il tabernacolo è uno
dei luoghi più importanti della Chiesa e ci inginocchiamo davanti ad esso.
Certo, chi segue veramente Cristo lo riconoscerà in ogni prossimo, soprattutto
nei più poveri e lo servirà in loro; ma troverà anche il tempo di trattenersi
davanti al tabernacolo in adorazione silenziosa e di donare il proprio amore al
Signore sacramentato.
(Commento CCC)
(CCC 1381 b) La vista, il tatto e il gusto si ingannano a tuo riguardo,
soltanto alla parola si crede con sicurezza: Credo tutto ciò che disse il
Figlio di Dio: nulla è più vero della sua parola di Verità” (Analecta hymnica Medii Aevi, 50, 589).
(CCC 1418) Poiché Cristo stesso è presente nel Sacramento dell'altare, bisogna
onorarlo con un culto di adorazione. La visita al Santissimo Sacramento “è
prova di gratitudine, segno di amore e debito di riconoscenza a Cristo Signore”
[Paolo VI, Lett. enc. Mysterium fidei].
(Fine)