Commento CCC a YouCat Domanda n. 232 – Parte II.
YOUCAT Domanda n. 232 - Parte II. Qual è la mia parte in una confessione?
(Risposta
Youcat - ripetizione) Fa parte di ogni confessione l'esame di
coscienza, la contrizione, il proposito, la confessione e la soddisfazione.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1453) La contrizione detta “imperfetta” (o “attrizione”) è, anch'essa, un dono
di Dio, un impulso dello Spirito Santo. Nasce dalla considerazione della
bruttura del peccato o dal timore della dannazione eterna e delle altre pene la
cui minaccia incombe sul peccatore (contrizione da timore). Quando la coscienza
viene così scossa, può aver inizio un'evoluzione interiore che sarà portata a
compimento, sotto l'azione della grazia, dall'assoluzione sacramentale. Da
sola, tuttavia, la contrizione imperfetta non ottiene il perdono dei peccati
gravi, ma dispone a riceverlo nel sacramento della Penitenza [Concilio di
Trento: DS, 1678; 1705].
Per meditare
(Commento Youcat) L'esame di coscienza dovrebbe essere
approfondito, ma non può mai essere esaustivo; con una confessione esteriore,
senza un vero pentimento, nessuno può essere assolto dai propri peccati.
Altrettanto indispensabile è proposito di non commettere più il peccato;
dobbiamo necessariamente anche esprimere i nostri peccati al confessore, cioè
confessarci; fa parte della confessione anche la penitenza o riparazione, che
il confessore impone al penitente per la riparazione del male commesso.
(Commento CCC) (CCC
1455) La confessione dei peccati (l'accusa), anche da un punto di vista
semplicemente umano, ci libera e facilita la nostra riconciliazione con gli
altri. Con l'accusa, l'uomo guarda in faccia i peccati di cui si è reso
colpevole; se ne assume la responsabilità e, in tal modo, si apre nuovamente a
Dio e alla comunione della Chiesa al fine di rendere possibile un nuovo
avvenire. (Continua)