Commento CCC a YouCat Domanda n. 238
YOUCAT Domanda n. 238 - Può un prete riferire qualcosa che abbia udito in confessione?
(Risposta
Youcat) No, in nessun caso; il segreto della confessione vale
in maniera assoluta. Ogni sacerdote verrebbe scomunicato se riferisse ad altre
persone qualcosa di quello che ha udito in confessione; un sacerdote non può
dire o dichiarare nulla neppure alla polizia.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2490) Il segreto
del sacramento della Riconciliazione è sacro, e non può essere violato per
nessun motivo. “Il sigillo sacramentale è inviolabile; pertanto non è
assolutamente lecito al confessore tradire anche solo in parte il penitente con
parole o in qualunque altro modo e per qualsiasi causa” [CIC canone 983, §
1].
Per meditare
(Commento Youcat) Non c'è nulla che i Sacerdoti prendano più
sul serio del segreto della confessione: alcuni hanno per questo sopportato la
tortura e sono stati messi a morte. Perciò in confessione si può parlare senza
riserve e apertamente, e ci si può affidare ad un sacerdote con piena fiducia:
il suo unico compito in questo momento è quello di essere solo l'«orecchio di
Dio».
(Commento CCC) (CCC
1467) Data la delicatezza e la grandezza di questo ministero e il rispetto
dovuto alle persone, la Chiesa dichiara che ogni sacerdote che ascolta le
confessioni è obbligato, sotto pene molto severe, a mantenere un segreto
assoluto riguardo ai peccati che i suoi penitenti gli hanno confessato [CIC
canoni 983-984. 1388, § 1; CCEO
canone 1456]. Non gli è lecito
parlare neppure di quanto viene a conoscere, attraverso la confessione, della
vita dei penitenti. Questo segreto, che non ammette eccezioni, si chiama il
“sigillo sacramentale”, poiché ciò che il penitente ha manifestato al sacerdote
rimane “sigillato” dal sacramento.