Commento CCC a YouCat Domanda n. 245 – Parte III.
YOUCAT Domanda n. 245 - Parte III. Come agisce l'unzione degli infermi?
(Risposta
Youcat - ripetizione) L'unzione degli infermi dona
consolazione, pace e forza e unisce profondamente a Cristo il malato nella sua
precaria situazione e nella sua sofferenza: il Signore ha infatti provato fino
alla fine le nostre angosce e ha sopportato la nostra sofferenza. In alcuni
casi l'unzione dei malati opera la guarigione fisica; ma se Dio vuole chiamare
qualcuno a sé, gli dona con l'unzione degli infermi la forza per sostenere
tutte le battaglie fisiche e spirituali nel tratto finale del suo cammino
terreno. In ogni caso l'unzione dei malati opera la remissione dei peccati.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1499) “Con la sacra unzione degli infermi e la preghiera dei presbiteri, tutta
la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché
alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta a unirsi spontaneamente
alla passione e alla morte di Cristo, per contribuire così al bene del popolo
di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 11].
Per meditare
(Commento Youcat) Molti malati hanno paura di questo
sacramento e lo rimandano fino all'ultimo momento, convinti che si tratti
dell'anticamera delta morte. Ma in realtà è il contrario: l'unzione dei malati
è una sorta di assicurazione sulla vita, e chi, come cristiano, accompagna un
malato, dovrebbe aiutarlo a liberarsi da questo falso timore. La maggior parte
di coloro che si trovano in grave pericolo di vita sentono intuitivamente che
la cosa più importante per loro è stringersi immediatamente a colui nel quale
la morte è stata sconfitta e che è la vita stessa: Gesù, il Salvatore.
(Commento CCC) (CCC
1501) La malattia può condurre all'angoscia, al ripiegamento su di sé, talvolta
persino alla disperazione e alla ribellione contro Dio. Ma essa può anche
rendere la persona più matura, aiutarla a discernere nella propria vita ciò che
non è essenziale per volgersi verso ciò che lo è. Molto spesso la malattia
provoca una ricerca di Dio, un ritorno a lui. (Continua)