Commento CCC a YouCat Domanda n. 262
YOUCAT Domanda n. 262 - Parte III. Quali sono le condizioni necessarie per un matrimonio cristiano sacramentale?
(Risposta
Youcat – ripetizione)
Per un matrimonio sacramentale sono necessari tre elementi: a)
il libero consenso; b) il desiderio di un legame esclusivo destinato a durare
tutta la vita; c) l'essere disposti a ricevere dei figli. L'elemento più
profondo in un matrimonio cristiano è tuttavia la coscienza della coppia di
essere immagine vivente dell'amore fra Cristo e la Chiesa.
Riflessione
e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1649) Esistono tuttavia situazioni in cui la coabitazione
matrimoniale diventa praticamente impossibile per le più varie ragioni. In tali
casi la Chiesa ammette la separazione
fisica degli sposi e la fine della coabitazione. I coniugi non cessano di
essere marito e moglie davanti a Dio; non sono liberi di contrarre una nuova
unione. In questa difficile situazione, la soluzione migliore sarebbe, se
possibile, la riconciliazione. La comunità cristiana è chiamata ad aiutare
queste persone a vivere cristianamente la loro situazione, nella fedeltà al
vincolo del loro matrimonio che resta indissolubile [Familiaris consortio, 83; CIC canoni 1151-1155].
Per meditare
(Commento
Youcat) La richiesta dell'unità e dell'indissolubilità del
matrimonio è diretta in primo luogo contro la Poligamia, in cui il
Cristianesimo riconosce un grave insulto contro l'amore e i diritti umani; è
diretta anche contro quello che si potrebbe definire «poligamia successiva»,
ovvero una successione di legami amorosi non vincolanti che non giungono ad un
unico grande e definitivo «sì». La richiesta di fedeltà coniugale implica
l'essere disposti ad un legame destinato a durare tutta la vita e che esclude
altre relazioni d'amore oltre al matrimonio. La richiesta di essere disposti
alla fecondità significa che una coppia cristiana è aperta alla nascita dei
figli che Dio desidera donarle. Le coppie che non hanno figli sono chiamate da
Dio a diventare feconde in altri modi. Un matrimonio in cui uno di questi tre
elementi viene escluso non avviene realmente.
(Commento CCC) (CCC 1651) Nei confronti dei cristiani che vivono in
questa situazione e che spesso conservano la fede e desiderano educare
cristianamente i loro figli, i sacerdoti e tutta la comunità devono dare prova
di una attenta sollecitudine affinché essi non si considerino come separati
dalla Chiesa, alla vita della quale possono e devono partecipare in quanto
battezzati: “Siano esortati ad ascoltare la Parola di Dio, a frequentare il Sacrificio
della Messa, a perseverare nella preghiera, a dare incremento alle opere di
carità e alle iniziative della comunità in favore della giustizia, a educare i
figli nella fede cristiana, a coltivare lo spirito e le opere di penitenza, per
implorare così, di giorno in giorno, la grazia di Dio” [Giovanni Paolo II,
Esort. ap. Familiaris consortio, 84].