Commento CCC a YouCat Domanda n. 262
YOUCAT Domanda n. 262 - Parte IV. Quali sono le condizioni necessarie per un matrimonio cristiano sacramentale?
(Risposta
Youcat – ripetizione)
Per un matrimonio sacramentale sono necessari tre elementi: a)
il libero consenso; b) il desiderio di un legame esclusivo destinato a durare
tutta la vita; c) l'essere disposti a ricevere dei figli. L'elemento più
profondo in un matrimonio cristiano è tuttavia la coscienza della coppia di
essere immagine vivente dell'amore fra Cristo e la Chiesa.
Riflessione
e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1650) Oggi, in molti paesi, sono numerosi i cattolici che
ricorrono al divorzio secondo le
leggi civili e che contraggono civilmente una nuova unione. La Chiesa sostiene,
per fedeltà alla parola di Gesù Cristo (“Chi ripudia la propria moglie e ne
sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito
e ne sposa un altro, commette adulterio”: Mc 10,11-12 ), che non può
riconoscere come valida una nuova unione, se era valido il primo matrimonio. Se
i divorziati si sono risposati civilmente, essi si trovano in una situazione
che oggettivamente contrasta con la legge di Dio. Perciò essi non possono
accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale
situazione. Per lo stesso motivo non possono esercitare certe responsabilità
ecclesiali. La riconciliazione mediante il sacramento della Penitenza non può
essere accordata se non a coloro che si sono pentiti di aver violato il segno
dell'Alleanza e della fedeltà a Cristo, e si sono impegnati a vivere in una
completa continenza.
Per meditare
(Commento
Youcat) La richiesta dell'unità e dell'indissolubilità del
matrimonio è diretta in primo luogo contro la Poligamia, in cui il
Cristianesimo riconosce un grave insulto contro l'amore e i diritti umani; è
diretta anche contro quello che si potrebbe definire «poligamia successiva»,
ovvero una successione di legami amorosi non vincolanti che non giungono ad un
unico grande e definitivo «sì». La richiesta di fedeltà coniugale implica
l'essere disposti ad un legame destinato a durare tutta la vita e che esclude
altre relazioni d'amore oltre al matrimonio. La richiesta di essere disposti
alla fecondità significa che una coppia cristiana è aperta alla nascita dei
figli che Dio desidera donarle. Le coppie che non hanno figli sono chiamate da
Dio a diventare feconde in altri modi. Un matrimonio in cui uno di questi tre
elementi viene escluso non avviene realmente.
(Commento CCC) (CCC 1653) La fecondità dell'amore coniugale si
estende ai frutti della vita morale, spirituale e soprannaturale che i genitori
trasmettono ai loro figli attraverso l'educazione. I genitori sono i primi e
principali educatori dei loro figli [Conc. Ecum. Vat. II, Gravissimum educationis, 3]. In questo senso il compito
fondamentale del matrimonio e della famiglia è di essere al servizio della vita
[Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris
consortio, 28].