Commento CCC a YouCat Domanda n. 280
YOUCAT Domanda n. 280 - Parte I. Qual è per i cristiani il fondamento della dignità dell'uomo?
(Risposta
Youcat) Ogni uomo, fin dal primo momento del suo concepimento
nel seno materno, ha una dignità inviolabile, poiché Dio, fin dall'eternità, lo
ha voluto, amato, creato, predestinato alla redenzione e alla beatitudine
eterna.
Riflessione e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1700) La dignità della persona umana si radica nella creazione ad
immagine e somiglianza di Dio (articolo 1);
ha il suo compimento nella vocazione alla beatitudine divina (articolo 2). E' proprio dell'essere
umano tendere liberamente a questo compimento (articolo 3). Con i suoi atti liberi (articolo 4), la persona umana si conforma, o non si conforma, al
bene promesso da Dio e attestato dalla coscienza morale (articolo 5). Gli esseri umani si edificano da se stessi e crescono
interiormente: di tutta la loro vita sensibile e spirituale fanno un materiale
per la loro crescita (articolo 6).
Con l'aiuto della grazia progrediscono nella virtù (articolo 7), evitano il peccato e, se l'hanno commesso, si
affidano, come il figlio prodigo [Lc 15,11-31], alla misericordia del nostro
Padre dei cieli (articolo 8). Così
raggiungono la perfezione della carità.
Per meditare
(Commento
Youcat) Se la dignità umana derivasse dai successi e dalle
prestazioni dei singoli uomini, i deboli, i malati e coloro che sono privi di
forze non avrebbero alcuna dignità. I cristiani credono al contrario che la
dignità umana derivi in primo luogo dalla dignità di Dio; egli guarda ogni
singolo uomo e lo ama come se si trattasse dell'unica creatura del mondo.
Poiché Dio ha gettato il suo sguardo anche sulla più piccola delle creature,
essa possiede una dignità infinita che non può in alcun modo essere distrutta da
parte degli uomini.
(Commento
CCC) (CCC 1699) La vita nello Spirito Santo realizza la vocazione dell'uomo
(capitolo primo). E' fatta di carità
divina e di solidarietà umana (capitolo
secondo). E' gratuitamente concessa come una Salvezza (capitolo terzo). (CCC 1710) “Cristo […] svela pienamente l'uomo
all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22].