Commento CCC a YouCat Domanda n. 352 – Parte III.
YOUCAT Domanda n. 352 – Parte III. Che cosa significa: «Io sono il Signore, tuo Dio» (Es 20, 2)?
(Risposta Youcat – ripetizione) Poiché l'Onnipotente si è
rivelato come il nostro Dio e nostro Signore, non possiamo porre nulla al di
sopra di lui, non possiamo considerare nulla più importante di lui e non
possiamo dare precedenza a nessun'altra cosa o persona rispetto a lui.
Riconoscere Dio, servirlo e adorarlo: questa è la priorità assoluta della vita
umana.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2086) “Nell'esplicita affermazione divina: "Io sono il Signore tuo
Dio" è incluso il comandamento della fede, della speranza e della carità.
Se noi riconosciamo infatti che egli è Dio, e cioè eterno, immutabile, sempre
uguale a se stesso, affermiamo con ciò anche la sua infinita veracità; ne segue
quindi l'obbligo di accogliere le sue parole e di aderire ai suoi comandi con
pieno riconoscimento della sua autorità. Se egli inoltre è Dio, noi ne
riconosciamo l'onnipotenza, la bontà, i benefici; di qui l'illimitata fiducia e
la speranza. E se egli è l'infinita bontà e l'infinito amore, come non
offrirgli tutta la nostra dedizione e donargli tutto il nostro amore? Ecco
perché nella Bibbia Dio inizia e conclude invariabilmente i suoi comandi con la
formula: Io sono il Signore" (Catechismo Romano, 3, 2, 4).
Per meditare
(Commento Youcat)Dio si aspetta
che noi gli facciamo dono di tutta la nostra fede; dobbiamo porre in lui tutta
la nostra speranza e dirigere verso di lui tutte le forze della nostra carità.
Quello dell'amore di Dio è il più importante di tutti i comandamenti e la
chiave per tutti gli altri; per questo apre la lista di tutti i comandamenti
seguenti.
(Commento
CCC) (CCC 2088) Il primo comandamento ci richiede di nutrire e custodire la
nostra fede con prudenza e vigilanza e di respingere tutto ciò che le è
contrario. Ci sono diversi modi di peccare contro la fede: Il dubbio volontario circa la fede trascura
o rifiuta di ritenere per vero ciò che Dio ha rivelato e che la Chiesa ci
propone a credere. Il dubbio involontario
indica la esitazione a credere, la difficoltà nel superare le obiezioni legate
alla fede, oppure anche l'ansia causata dalla sua oscurità. Se viene
deliberatamente coltivato, il dubbio può condurre all'accecamento dello
spirito.
(Continua la domanda: Che cosa significa: «Io sono il Signore, tuo Dio» (Es 20, 2)?)