1º Gennaio: Maria SS. Madre di Dio: Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore
1º Gennaio: Maria SS. Madre di Dio: Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore
L’Anno Nuovo
inizia sotto la protezione della Beata Vergine Maria, che la fede della
Chiesa venera nel suo grande mistero di Santissima
Madre di Dio. Questa solennità conclude la settimana di celebrazioni del
Natale e, in molte parti del mondo, coincide anche con l’inizio del Nuovo Anno.
Ascoltiamo la Parola di Dio
Nm 6, 22-27: “22Il Signore
parlò a Mosè e disse: 23"Parla ad Aronne e ai suoi figli
dicendo: "Così benedirete gli Israeliti: direte loro: 24Ti benedica il Signore e ti custodisca.25Il
Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia.26Il Signore rivolga a te il suo volto e ti
conceda pace".27Così porranno il mio
nome sugli Israeliti e io li benedirò"”.
Gal 4, 4-7: “Fratelli, quando venne la
pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la
Legge, 5per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché
ricevessimo l'adozione a figli. 6E che voi siete figli lo prova il
fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida:
"Abbà! Padre!". 7Quindi non sei più schiavo, ma figlio e,
se figlio, sei anche erede per grazia di Dio”.
Lc 2, 16-21; “In quel tempo [i pastori]
16andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il
bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto,
riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli
che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria,
da parte sua, custodiva tutte queste
cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era
stato detto loro.21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti
per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato
dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo”.
Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo
Nell’Ottava di Natale
e nel giorno in cui inizia l’anno nuovo, la liturgia presenta la “Solennità di Maria Santissima Madre di Dio”.
Le letture bibliche si riferiscono alla Santissima
Vergine Madre di Dio e al Santissimo
Nome di Gesù. Questa solennità conclude la settimana di celebrazioni del Natale
e, in molte parti del mondo, segna anche l’inizio del Nuovo Anno.
Le sue letture e orazioni approfondiscono ulteriormente
gli aspetti e l’identità del Santo
Bambino, di cui è stata celebrata la nascita, e il titolo di Maria come Madre di Dio, in greco Theotokos. Il Santo Bambino è considerato nella sua completa realtà di “Vero Dio e Vero uomo”, e di “Salvatore”. Il titolo “Madre di Dio” esprime le due nature di
Cristo: quella divina e quella umana.
In quanto “Salvatore” il Figlio di Dio, al momento della circoncisione, ricevette
solennemente e pubblicamente il nome: “Gesù”,
ossia “Dio salva” o “Salvezza di Dio”. Tale nome gli era già
stato assegnato dall’Angelo, prima del suo concepimento. I due nomi: Salvatore e Redentore manifestarono la loro pienezza, nel momento in cui il Signore
Gesù Cristo, per salvarci e redimerci, sulla Croce versò tutto il
suo sangue per noi.
L’antico rito della circoncisione celebrava l’ingresso del
nuovo nato nel popolo di Dio. Per Gesù preannunciò, in modo profetico, ciò che
egli avrebbe detto ai suoi discepoli nell’ultima cena: “il sangue della nuova ed eterna alleanza che sarà versato per voi e per
tutti in remissione dei peccati”.
L’altro
tema centrale di questa liturgia riguarda Maria e il suo duplice rapporto nella
storia della nostra salvezza. Il primo rapporto è di Madre di Dio, ossia del figlio di Dio, Gesù, che da Lei ricevette
la natura umana. Il secondo rapporto è di Madre
della Chiesa ossia di tutti i credenti, membra del Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. Maria esercita il compito di Madre della Chiesa con l’esempio, l’intercessione e le suppliche a
nostro favore.
Poiché la solennità di Madre
di Dio è stata fissata all’inizio del Nuovo
Anno, accompagna anche quest’evento, del quale fede e liturgia hanno fatto un
argomento ricco di significati spirituali e di contemplazione. In essi rendiamo
grazie a Dio per tutte le grazie e le benedizioni che Egli ha generosamente
elargito nell’anno che si è concluso.
Soprattutto, però, gli chiediamo grazie e
benedizioni per il Nuovo Anno. La
domanda è di poter collaborare all’incessante missione di Cristo, imitando l’esempio
di Maria. La venuta del Figlio di Dio
fatto uomo per noi, infatti, è l’evento decisivo di tutti i tempi e di tutti i secoli.
Essa ha inaugurato la fine dei tempi,
o meglio: l’inizio del tempo nuovo.
Ciò
significa che il Signore ha liberato il tempo dalla sua condizione effimera e
fugace, dal suo scorrere inesorabile, dal suo decadere, morire, decomporsi e svanire.
Il Signore ha inaugurato, invece, i tempi lunghi della sua pazienza e della sua
misericordia, nei quali ci converte, ci fa passare da creature fragili e
passeggere, in durevoli costruttori dell’eterno. La sua grazia ci trasforma in
discepoli operosi e in testimoni dell’intramontabile, ossia di ciò che non avrà
mai fine.
Dio, infatti, ci ha creati per l’eternità, per superare tutti i tempi
e perdurare oltre ogni tempo. Ogni giorno della nostra vita terrena, quindi, dobbiamo
compiere fatti, eventi, azioni di Cristo, con le quali egli, Dio eterno e
onnipotente, trasforma il tempo. In esso e nella storia, Egli costruisce realtà
sempre nuove, inedite, impensate, mai
viste prima. Nell’universo e nel tempo, il Padre Creatore ha sparso a piene
mani i suoi segni di vita eterna.
Tutto quello che fa, supera le nostre
immaginazioni più ardite e le nostre speranze più audaci. Le dimensioni
autentiche di questo suo tempo divino-umano
possiamo percepirle soltanto mediante una fede incrollabile, una speranza
ardita, una carità insaziabile.
È il segreto di Maria e dei Santi. La nostra
dimensione autentica è l’eternità. Fuori di Cristo e senza di lui tutto
invecchia, muore, svanisce per sempre. Per
Cristo, con Cristo e in Cristo tutto si rinnova, rinasce, risorge e vive
per sempre. La vita cristiana costruisce veramente
il futuro eterno perché, fin da
ora, la vita presente è già vita eterna.
Preghiamo con la Liturgia della Chiesa
Nella solennità della Santissima
Madre di Dio, la liturgia esprime due orazioni iniziali. La prima chiede al
Padre di sperimentare sempre il grande potere d’intercessione di Colei che ci ha concesso di ricevere Cristo,
autore della vita: “O Dio, che nella
verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i doni della salvezza eterna,
fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo
ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio”. La seconda orazione
invoca dal Padre il dono del suo Santo
Spirito che ci rende disponibili ad accogliere il dono del suo Verbo fatto uomo. “Padre buono, che
in Maria Vergine e madre, benedetta fra tutte le donne, hai stabilito la dimora
del tuo Verbo fatto uomo tra noi, donaci il tuo Spirito, perché tutta la nostra
vita nel segno della tua benedizione si renda disponibile ad accogliere il tuo
dono”.
Nell’orazione sulle offerte riconosciamo in Dio l’autore di tutto il
bene che è nel mondo e gli chiediamo di poter gustare già le primizie e poi godere
i frutti del suo amore misericordioso. “O
Dio, che nella tua provvidenza dai inizio e compimento a tutto il bene che è
nel mondo, fa’ che in questa celebrazione della divina Maternità di Maria
gustiamo le primizie del tuo amore misericordioso per goderne felicemente i
frutti”.
Concludiamo chiedendo al Signore la forza dell’Eucaristia che ci guida alla vita eterna
e ci fa gustare la gioia senza fine con Maria, Madre di Cristo e della Chiesa: “Con la forza del sacramento che abbiamo ricevuto guidaci, Signore, alla
vita eterna, perché posiamo gustare la gioia senza fine con la sempre Vergine
Maria, che veneriamo madre del Cristo e di tutta la Chiesa”.
GUALBERTO GISMONDI OFM
BUON ANNO NUOVO A TUTTI
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