Commento CCC a YouCat Domanda n. 377 – Parte III
YOUCAT Domanda n. 377 – Parte III. Quando bisogna negare la propria obbedienza allo Stato?
(Risposta Youcat – ripetizione) Nessuno può seguire disposizioni provenienti da parte dello Stato che
contraddicano le leggi divine.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2243) La resistenza
all'oppressione del potere politico non ricorrerà legittimamente alle armi,
salvo quando sussistano tutte insieme le seguenti condizioni: 1. in caso di
violazioni certe, gravi e prolungate dei diritti fondamentali; 2. dopo che si
siano tentate tutte le altre vie; 3. senza che si provochino disordini
peggiori; 4. qualora vi sia una fondata speranza di successo; 5. se è
impossibile intravedere ragionevolmente soluzioni migliori. (CCC 2246)
E' proprio della missione della Chiesa “dare il suo giudizio morale anche su
cose che riguardano l'ordine politico, quando ciò sia richiesto dai diritti
fondamentali della persona e dalla salvezza delle anime. E questo farà,
utilizzando tutti e solo quei mezzi che sono conformi al Vangelo e al bene di
tutti, secondo la diversità dei tempi e delle situazioni” [Conc. Ecum. Vat. II,
Gaudium et spes, 76].
Per meditare
(Commento Youcat) L’Apostolo
Pietro ci invita all'obbedienza allo Stato, ma non in maniera incondizionata:
«Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini» (At 5, 29). Se lo Stato
stabilisse regole o adottasse misure razziste, sessiste o lesive del diritto
alla vita, un cristiano è tenuto in coscienza a negare la propria obbedienza, a
sottrarsi alla cooperazione ed eventualmente ad opporre anche la propria
resistenza.
(Commento CCC) (CCC
2245) “La Chiesa, che a motivo della sua missione e
della sua competenza, non si confonde in alcun modo con la comunità politica,
[…] è ad un tempo il segno e la salvaguardia del carattere trascendente della
persona umana” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium
et spes, 76]. La Chiesa “rispetta e promuove anche la libertà politica e la
responsabilità dei cittadini” [Ib.].