Commento CCC a YouCat Domanda n. 524. III. + Venerdì IV sett. Di Pasqua
YOUCAT Domanda n. 524 – Parte III. Che cosa significa: «Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori»?
(Risposta Youcat – ripetizione) Il perdono misericordioso
- quello che noi doniamo agli altri e quello che cerchiamo personalmente - è
uno e indivisibile; se non siamo misericordiosi noi stessi e non ci perdoniamo
a vicenda, la misericordia di Dio non raggiungerà il nostro cuore.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2841) Questa domanda è tanto importante che è la sola
su cui il Signore torna sviluppandola nel discorso della montagna [Mt 6,14-15;
5,23-24; Mc 11,25]. All'uomo è impossibile soddisfare questa cruciale esigenza
del mistero dell'Alleanza. “Ma a Dio tutto è possibile” (Mt 19,26).
Per meditare
(Commento
Youcat) Molti
uomini devono combattere per tutta la vita con la toro incapacità di perdono;
questo profondo blocco che impedisce la riconciliazione si risolve in ultima
analisi solo in riferimento a Dio, che ci ha accettati «mentre eravamo ancora
peccatori» (Rm 5, 8); poiché però abbiamo un Padre misericordioso, con lui sono
possibili il perdono e la vita nella riconciliazione.
(Commento CCC) (CCC 2842) Questo “come” non è unico nell'insegnamento di
Gesù: “Siate perfetti come è perfetto
il Padre vostro celeste” (Mt 5,48); “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”(Lc 6,36); “Vi do un
comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amati, così amatevi anche voi” (Gv 13,34). E'
impossibile osservare il comandamento del Signore, se si tratta di imitare il
modello divino dall'esterno. Si tratta invece di una partecipazione vitale, che
scaturisce “dalla profondità del cuore”, alla santità, alla misericordia,
all'amore del nostro Dio. Soltanto lo Spirito, del quale viviamo [Gal 5,25],
può fare “nostri” i medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù [Fil 2,1.5].
Allora diventa possibile l'unità del perdono, perdonarci “a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo”
(Ef 4,32).
(Continua la domanda: Che cosa significa: «Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori»?)
Venerdì
Paolo continua il suo discorso a Antiochia, ricordando che i
capi del popolo fecero uccidere Gesù e che Dio lo
risuscitò dai morti perché in lui tutti si possano salvare. Nel Vangelo, Gesù
promette ai suoi discepoli che saranno sempre con lui perché egli è per loro e
per tutti: via, verità e vita.
Ascoltiamo la Parola di Dio
At 13, 26-33: In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiochia di
Pisidia, diceva nella sinagoga:] 26Fratelli,
figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è
stata mandata la parola di questa salvezza. 27Gli abitanti di
Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e, condannandolo,
hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; 28pur
non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli
fosse ucciso. 29Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto
di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. 30Ma Dio
lo ha risuscitato dai morti 31ed egli è apparso per molti giorni a
quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono
testimoni di lui davanti al popolo. 32E noi vi annunciamo che la
promessa fatta ai padri si è realizzata, 33perché Dio l'ha compiuta
per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo
secondo: Mio figlio sei tu, io oggi ti
ho generato”.
Gv 14, 1-6: In
quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: 1“Non
sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella
casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado
a prepararvi un posto"? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato
un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche
voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via". 5Gli
disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la
via?". 6Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la
vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Meditiamo con lo Spirito Santo
Paolo continua il suo discorso nella sinagoga di Antiochia, ricordando ai fratelli della stirpe di Abramo e
ai timorati di Dio, ai quali fu mandato Gesù Parola di salvezza, che gli abitanti
di Gerusalemme e i loro capi non l'hanno riconosciuto e lo hanno condannato,
portando a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato.
Benché
non vi fosse in lui alcun motivo di condanna, chiesero a Pilato che fosse
ucciso, poi lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Così si
adempirono le Scritture su di lui.
Dio, però lo risuscitò dai morti ed Egli
apparve per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a
Gerusalemme, i quali ora sono suoi testimoni davanti al popolo.
Noi annunciamo,
quindi, che la promessa fatta ai nostri padri si è realizzata, perché Dio l'ha
compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come scrive il Salmo: Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato”.
Il Vangelo riferisce il discorso di congedo di Gesù dai suoi discepoli, prima
della sua morte. Con parole d'incoraggiamento e di consolazione li invita a non turbarsi, ma avere
sempre fede nel Padre e in lui, che va a preparare per loro un posto presso il Padre.
Ritornerà a prenderli perché siano sempre con lui, nel suo Regno di cui
conoscono la via. Tommaso gli dice: "Signore, non sappiamo dove vai; come
possiamo conoscere la via?"
Gesù gli risponde: “Io sono la via, la verità
e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Gesù è veramente la
via che conduce al Padre. Camminiamo sempre in essa con piena e totale fiducia.
Riflessione
Perché il Padre risuscitò quel Gesù che i Capi e il popolo
dei Giudei fecero uccidere?
Nel discorso di congedo prima della sua morte, che cosa promette Gesù ai suoi
discepoli?
Perché Gesù risponde a Tommaso: “Io
sono la via, la verità e la vita”?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“O Padre, principio
della vera libertà e fonte di salvezza, ascolta la voce del tuo popolo e fa’
che i redenti sal sangue del tuo Figlio vivano sempre in comunione con te e
godano la felicità senza fine”.