31 maggio - Visitazione della Beata Vergine Maria

31 maggio - Visitazione della Beata Vergine Maria 


Questa festa conclude il mese di maggio che la devozione dei fedeli ha dedicato in modo particolare al culto della Santa Madre di Dio. La festa celebra la visita di amoroso servizio reso da Maria alla cugina santa Elisabetta, che attendeva la nascita ormai vicina di suo figlio, Giovanni Battista, precursore di Gesù. 

Ascoltiamo la Parola di Dio 


Sof 3,14-17: 14Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! 15Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. 16In quel giorno si dirà a Gerusalemme: "Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! 17Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia".

Lc 1,39-56: 39In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto". 46Allora Maria disse:   “L'anima mia magnifica il Signore 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, 48perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. 49Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; 50di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. 51Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; 52ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; 53ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. 54Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, 55come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre”. 56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Meditiamo con lo Spirito Santo


La prima lettura presenta la profezia di Sofonia e comincia con la stessa parola che l’Arcangelo Gabriele disse a Maria nell’Annunciazione. Rallegrati, gioisci! Detta a Maria, però, acquista il suo pieno e vero significato: esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme, perché il Signore, tuo Dio, è un salvatore potente, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia.

Tutto ciò si concretizzò nella maternità del Figlio divino. Come segno e conferma di quanto le annunciava, il Signore indicò a Maria la maternità di Elisabetta, che era stata sempre sterile e ormai era vecchia. Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa ove abitava la cugina e dove avvenne il mirabile incontro narrato dal Vangelo.

Al saluto di Maria, Elisabetta sente esultare nel grembo il figlio Giovanni e prorompe nel grido immortalato nell’Ave Maria: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!” Subito dopo proclama Maria: “Beata”.

Maria risponde con il suo cantico di esultanza, diventato la preghiera quotidiana della Chiesa, al tramontare di ogni giornata: il Magnificat. In esso elenca tutti i prodigi di amore, di bontà e di grazia compiuti da Dio nei confronti suoi, del suo popolo e infine riversati sull’umanità intera.

Per ben due volte Maria esalta la misericordia del Signore che salva, soccorre e protegge i poveri, gli umili, gli affamati e tutti quelli che lo temono. Prorompendo nelle loro espressioni di esultanza nello Spirito, le due grandi madri: Maria ed Elisabetta ci hanno donato le più belle preghiere della Chiesa da fare nostre ogni giorno.  

Riflessione 


Che cosa significa l’annuncio profetico di Sofonia, nel suo significato più profondo?

Da che cosa nasce la duplice esultanza delle due madri: Elisabetta e Maria?

Quali atteggiamenti e sentimenti suscitano in noi le parole di Maria ed Elisabetta?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa 


Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo tuo Figlio, di visitare sant’Elisabetta, concedi a noi di essere docili all’azione del tuo Spirito, per magnificare con Maria il tuo santo nome”.  

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