Lunedì 14ª settimana
Lunedì 14ª settimana
Osea è il primo profeta a presentare i rapporti di Dio e d’Israele
come sposo e sposa e i temi dell’amore reciproco, fedeltà e tradimento. Il
Vangelo presenta due episodi di fede lodata e premiata da Gesù.
Ascoltiamo la Parola di Dio
(Os 2, 16.17-18.21-22):
Così dice il Signore: 16 “Ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e
parlerò al suo cuore. 17Là mi risponderà come nei giorni della sua
giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto. 18E
avverrà, in quel giorno - oracolo del Signore - mi chiamerai: "Marito
mio", e non mi chiamerai più: "Baal, mio padrone". 21Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella
giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, 22ti
farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore.
(Mt 9, 18-26): In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] 18giunse
uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: "Mia figlia è morta proprio
ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà". 19Gesù
si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. 20Ed ecco, una donna, che
aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il
lembo del suo mantello. 21Diceva infatti tra sé: "Se riuscirò
anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata". 22Gesù si
voltò, la vide e disse: "Coraggio, figlia, la tua fede ti ha
salvata". E da quell'istante la donna fu salvata. 23Arrivato
poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù 24disse:
"Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme". E lo deridevano.
25Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano
e la fanciulla si alzò. 26E questa notizia si diffuse in tutta
quella regione.
Meditiamo con lo Spirito Santo
Osea è il primo profeta ad enunciare i rapporti fra Dio e
Israele in termini di sposi, amore fedeltà e tradimento. Descrive la vita nel
deserto, dopo la liberazione dall’Egitto, come idillio di amore, benevolenza e
generosità di Dio verso il popolo, che corrisponde con amore, obbedienza e
dedizione.
Il Signore non interruppe mai questo patto d’eterno amore e alleanza,
nonostante i ripetuti peccati d’incredulità e di grave infedeltà del suo
popolo.
Il Vangelo ci presenta due esempi di grande fede. Il primo riguarda una
donna gravemente malata, curata per lungo tempo senz’alcun beneficio. Crede che
toccando il mantello di Gesù sarà risanata.
Gesù si volta e
le dice davanti a tutti: “Coraggio,
figlia, la tua fede ti ha salvata”. In questo caso “salvare” ha un significato molto ampio. Non riguarda solo la salute
del corpo ma, anzitutto, quella spirituale della persona, il perdono dei suoi peccati,
il dono della grazia santificante.
Nel secondo esempio un padre chiede a Gesù
di far vivere la figlia appena morta: “vieni, imponi la tua mano su di lei ed
ella vivrà”. Il Signore va nella sua casa, vede agitarsi flautisti e folla e
dice loro: “Andate via! La fanciulla
infatti non è morta, ma dorme”. Lo deridono ma, dopo che la folla è
cacciata via, Gesù entra nella casa, prende per mano la bambina morta che si
alza subito viva e sana. La notizia si diffonde in tutta la regione.
Riflessione
In Osea, che cosa indica il linguaggio dell’amore
matrimoniale fra Dio e il suo popolo?
Perché Gesù dice alla donna che guarisce: “Coraggio, figlia, la tua
fede ti ha salvata”?
Perché della bambina morta Gesù dice: “La fanciulla non è morta, ma dorme”?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“O Dio, consolatore
degli afflitti, tu illumini il mistero del dolore e della morte con la speranza
che splende sul volto del Cristo; fa’ che nelle prove del nostro cammino
restiamo intimamente uniti alla passione del tuo Figlio, perché si riveli in
noi la potenza della sua risurrezione”.