26ª Domenica B Tempo Ordinario: Chi non è contro di noi è per noi
26ª Domenica B Tempo Ordinario: Chi non è contro di noi è per noi
Oggi la liturgia affronta il problema della gelosia, opera della carne (Gal 5,19-21) radicata nel cuore umano (Mt 15, 19-20). Essa è il dispiacere che anche altri abbiano quei beni
che vorremmo solo per noi.
Ascoltiamo la Parola di Dio
Nm 11, 25-29: In
quei giorni, 25il Signore scese nella nube e
parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i
settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli
profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. 26Ma erano rimasti
due uomini nell'accampamento, uno chiamato Eldad e l'altro Medad. E lo spirito
si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla
tenda. Si misero a profetizzare nell'accampamento. 27Un giovane
corse ad annunciarlo a Mosè e disse: "Eldad e Medad profetizzano
nell'accampamento". 28Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè
fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: "Mosè, mio signore,
impediscili!". 29Ma Mosè gli disse: "Sei tu geloso per me?
Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di
loro il suo spirito!".
Gc 5, 1-6: 1Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le
sciagure che cadranno su di voi! 2Le vostre ricchezze sono marce, i
vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. 3Il
vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si
alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato
tesori per gli ultimi giorni! 4Ecco, il
salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete
pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del
Signore onnipotente. 5Sulla terra avete vissuto in mezzo a
piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6Avete
condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Mc 9, 38-43. 45. 47-48:
In quel tempo,38Giovanni disse a Gesù: "Maestro, abbiamo visto uno che
scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci
seguiva". 39Ma Gesù disse: "Non
glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e
subito possa parlare male di me: 40chi non è
contro di noi è per noi. 41Chiunque infatti vi darà da bere un
bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico,
non perderà la sua ricompensa. 42Chi scandalizzerà uno solo di
questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al
collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43Se la tua mano
ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una
mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco
inestinguibile. 45E se il tuo piede ti è motivo di scandalo,
taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i
due piedi essere gettato nella Geènna. 47E se il tuo occhio ti è
motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con
un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si
estingue.
Meditiamo con lo Spirito Santo
Questa domenica la parola di Dio riguarda la gelosia.
Il libro
dei Numeri mostra Giosuè, giovane,
che succederà a Mosè nel guidare gli Israeliti. Vedendo due uomini che profetizzano senz’andare alla tenda del convegno, egli dice a
Mosè d’impedirlo.
Mosè saggiamente gli risponde: “Sei tu geloso per me? Fossero
tutti profeti nel popolo del Signore”.
Il Vangelo presenta una scena simile. I
discepoli vedono uno che scaccia i demòni nel nome di Gesù e vogliono impedirlo.
Gesù risponde: “Non glielo impedite, perché
non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male
di me: chi non è contro di noi è per noi”.
Dà loro, quindi, un bellissimo
insegnamento sulla carità: dare attenzione ai “piccoli”, ossia a coloro che credono in lui con fede fragile e
imperfetta. Gesù li ama e protegge perché hanno bisogno di luce e sostegno per
non perdersi.
Parla poi dello “scandalo”
ossia di tutto ciò che in parole, pensieri, gesti può ostacolare la loro fragile
fede. Raccomanda di evitarlo trattando tutti con amore e bontà.
Anche
l’apostolo S. Giacomo parla dello scandalo dei piccoli, ossia dei poveri e di quelli
che sono pagati ingiustamente. Il
Signore ascolta le loro grida e proteste.
Le ricchezze ingiuste sono scandalo. Opprimere i poveri che non possono
opporre resistenza è scandalo. Perciò
i ricchi sarano divorati dal fuoco, le loro ricchezze inique marciranno, saranno
divorate dalle tarme e consumate dalla ruggine.
Gesù insegna che chi accumula
tesori terreni soltanto per sé finirà nella Geènna.
Riflessione
Chi sono i “piccoli” amati e prediletti dal Signore?
In che cosa consiste
lo “scandalo” denunciato da Gesù?
Perché chi scandalizza
e deruba i piccoli finirà con le sue ricchezze nella Geènna?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti;
effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo
dono, e a tutti i popoli delle terra siano annunziate le meraviglie del tuo
amore”.