10 Gennaio: questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede


10 Gennaio: questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede


Continua la catechesi di Giovanni sulla carità, stabilendo criterio il fondamentale: “chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede”.

Ascoltiamo la Parola di Dio


1 Gv 4,19 – 5,4: Carissimi, 19noi amiamo Dio perché egli ci ha amati per primo. 20Se uno dice: "Io amo Dio" e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. 21E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello. 5.1Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. 2In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 3In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 4Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

Lc 4, 14–22: In quel tempo, 14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. 16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: 18 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi,19 a proclamare l'anno di grazia del Signore . 20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato". 22Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

Meditiamo con lo Spirito Santo


La prima lettura insiste sulla necessità di vivere pienamente il comandamento di Gesù, che contiene in sé tutti gli altri: amare. 
Per convincere tutti di questo Giovanni ricorre alla logica divina e anche a quella umana. La logica divina è chiara: chi ama Dio, ami anche suo fratello. Questo è il comandamento che abbiamo dal Signore. 
La logica divina fonda e sostiene anche quella umana e ci dice che non basta credere soltanto, ma è necessario anche amare. 
Poiché chi crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio, chi ama Dio che ci ha generato, deve amare anche coloro che Dio genera, cioè i nostri fratelli. 
Sappiamo di amare i figli di Dio se amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Osservare i comandamenti di Dio, quindi, è il modo migliore e più sicuro di amare anche i propri fratelli. Inoltre, i comandamenti divini, sono grandi, ma non gravosi, perché sostenuti dalla grazia del Signore che sempre ci previene, ci accompagna e ci sostiene. 
Poiché la Parola di Dio ci promette che chi è stato generato da Dio vince il mondo e che la vittoria che vince il mondo è la fede, la nostra vittoria è sicura. 
Il Vangelo ci presenta la prova di queste verità, da parte di Gesù stesso. Egli ritorna in quella Galilea che diffidava di lui. Ormai la potenza dello Spirito lo accompagna e le folle credono in lui. 
Nella sinagoga di Nazareth, Gesù apre il rotolo della Scrittura, dove il profeta Isaia aveva annunciato: lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore. 
Gesù, che ha compiuto ampiamente e continua sempre a compiere ovunque queste sue opere, può confermare a tutti che: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Perciò è in lui ogni nostra speranza.

Riflessione


Che cosa comporta la frase: “Chi ama Dio, ami anche suo fratello”? 

Qual è la vittoria che ha vinto il mondo?

Perché la profezia di Isaia annuncia le opere che compirà il Messia d’Israele?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa


 “O Dio, che in Cristo tuo Figlio hai rivelato a tutti i popoli la sapienza eterna, fa risplendere su di noi la gloria del nostro Redentore perché giungiamo alla luce che non ha tramonto”.

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